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Spettacolo

Il Live Aid diventa un musical con le più belle canzoni rock cantate il 13 luglio 1985

L’indimenticabile concerto benefico organizzato da Bob Geldof e Midge Ure è destinato a diventare un musical dal titolo Just For One Day

Il Live Aid, uno dei concerti più iconici di tutti i tempi, entrato nella storia della musica, è pronto a fare il suo debutto come un emozionante musical l’anno prossimo nei teatri di Londra. L’evento originale, che si è svolto in contemporanea allo stadio di Wembley di Londra e al Kennedy Stadium di Philadelphia il 13 luglio 1985, era stato magistralmente organizzato da Bob Geldof e Midge Ure con lo scopo benefico di raccogliere fondi per combattere la devastante carestia che aveva sconvolto l’Etiopia.

Adesso, nelle vesti di musical, dal titolo “Just For One Day”, la nuova versione del Live Aid offrirà ancora una volta al pubblico una colonna sonora formidabile, con brani eseguiti da leggendari artisti come Queen, U2, Elton John, Paul McCartney e Sting, che avevano già calcato il palco del concerto originale. Questa straordinaria produzione andrà in scena all’Old Vic Theatre di Londra dal 26 gennaio al 30 marzo 2024. Di nuovo, a tessere le trame del musical ispirato al Live Aid ci sarà il suo originale organizzatore, Bob Gelfod, il quale ha ribadito che lo show in teatro non sarà una versione recitata del concerto del 1985. “Non si tratta di un tributo. Non avrei niente a che fare con quello. Quindi, non ci sarà un attore vestito da Freddie Mercury con baffi finti. Saranno le canzoni stesse a trasmettere l’emozione” ha dichiarato lo stesso Gedolf per promuovere lo spirito dello spettacolo: una narrazione basata su una colonna sonora iconica.

Infatti, la trama di “Just For One Day”, il cui titolo si ispira a un celebre verso tratto dalla canzone “Heroes” di David Bowie, offre una panoramica affascinante di quanto accaduto dietro le quinte durante la creazione e la messa in scena dei concerti Band Aid e Live Aid. In più, intrecciata tra i brani di una spettacolare colonna sonora ci sarà una commovente storia d’amore ispirata a eventi reali. Il musical sul Live Aid offrirà un’opportunità unica al pubblico, presente e passato, di rivivere e celebrare uno straordinario capitolo della storia della musica e dell’umanità.

Il progetto del musical del Live Aid

Ma da dove nasce l’idea di trarre un musical dal concerto del Live Aid?

“La trama del musical si basa su testimonianze autentiche della storica giornata” ha spiegato Geldof “Coinvolge persone reali che condividono le loro esperienze, il che lo rende un’opera teatrale ricca di sfumature”. E non si tratta solo di storia della musica e vicende che hanno segnato un’intera generazione. Infatti, anche in questo caso, torna forte la componente umanitaria alla base del progetto. Non a caso, il 10% del ricavato di ogni singolo biglietto venduto sarà devoluto al Band Aid Charitable Trust, l’ente di beneficenza dedito alla cura, alla prevenzione e alla riduzione della povertà in Africa.

Sebbene Bob Gedolf abbia dato il suo nullaosta per il musical, lo show dedicato al Live Aide del 1985 è stato concepito da John O’Farrell, noto per aver scritto il musical “Mrs. Doubtfire,” e da Luke Sheppard, che ha diretto il musical “& Juliet,” basato sulle canzoni del cantautore pop svedese Max Martin. A tal proposito, Geldof ha raccontato come all’inizio i due drammaturghi non fossero sicuri della sua reazione all’idea di realizzare uno spettacolo sullo storico concerto degli anni Ottanta. “Sono venuti da me dicendo: ‘Sappiamo che probabilmente dirai di no, ma desideriamo realizzare questo progetto perché i nostri genitori non hanno mai smesso di parlare di quel giorno. E crediamo che sia degno di essere portato sul palco’”.

Dal canto suo, interessato davvero allo show musicale, Geldof ha poi preso parte a diversi incontri per la realizzazione e la costituzione del concept teatrale insieme agli altri amministratori di Band Aid, tra cui il promotore del Live Aid, Harvey Goldsmith, e Lord Grade, l’uomo che ha dato il via libera alla trasmissione televisiva del concerto originale.

Live Aid 1985: concerto al Wembley Stadium di Londra | @liveaid

Infatti, l’obiettivo comune – tanto dei promotori del Live Aid del 1985, quanto dei nuovi registi – era quello di assicurarsi che la produzione rispecchiasse appieno gli ideali e la storia del concerto originale. E ci sono riusciti: “Siamo rimasti senza parole. Devo dire che in quella stanza non c’era un occhio asciutto”, conferma Geldof, sottolineando la commozione di tutti nel corso delle prove.

Nel musical, il ruolo di Geldof sarà affidato all’attore inglese Craige Els, noto per le sue apparizioni televisive in “Ripper Street” e “Dr. Who”. Per quanto lo riguarda, Gedolf ha ammesso il suo nervosismo all’idea di vedersi sul palco, interpretato da un “estraneo”: “L’unico lato positivo è che [Els, ndr] ha una voce incredibile, quindi la gente potrebbe pensare che effettivamente canto bene”.

Il concerto Live Aid del 1985

Ripercorriamo ora la cronistoria di questo evento epocale, rimasto impresso nella memoria collettiva non solo di chi ha avuto la fortuna di essere presente, ma anche di chi lo ha vissuto tramite le immagini e i filmati di repertorio.

Come abbiamo detto, l’originale concerto Live Aid si è tenuto il 13 luglio 1985, in due enormi eventi in contemporanea in Inghilterra e negli Stati Uniti. Organizzato dai musicisti Bob Geldof e Midge Ure, il concerto aveva lo scopo di raccogliere fondi per combattere la carestia in Etiopia, che aveva colpito duramente il paese africano. Lo show si svolse in due luoghi emblematici: lo stadio di Wembley a Londra, Regno Unito, e il John F. Kennedy Stadium a Philadelphia, Stati Uniti, nel corso di una epocale diretta televisiva mondiale. Allora, sul palco si susseguirono dei più grandi nomi della musica dell’epoca, tra cui i Queen, gli U2, David Bowie e i Led Zeppelin.

Il Live Aid del 1985 ha registrato un successo senza precedenti, riuscendo a raccogliere oltre 125 milioni di dollari per la causa benefica. Oltre all’obiettivo umanitario, il concerto ha avuto un impatto significativo sulla coscienza globale. Nello specifico, il concerto organizzato da Geldof e Ure ha dimostrato il potere della musica nel sensibilizzare e mobilitare le masse per cause importanti, segnando un momento di unità internazionale. La sua influenza nella storia della beneficenza e nella cultura musicale rimane profondamente radicata, al punto che ancora oggi il Live Aid rimane un’icona indelebile nel panorama della musica e dell’attivismo sociale.

La riproposizione del concerto Live Aid del 1985 nel film Bohemian Rhapsody | @bohemianrhapsody

Sebbene il musical “Just For One Day” rappresenti un’occasione unica di rivivere le vicende del concerto benefico più famoso di sempre, nel corso degli anni il Live Aid è stato rievocato in diverse rappresentazioni cinematografiche. Una delle ultime e più celebri dediche si ritrova nel trionfante set ricreato in maniera straordinaria nel film biografico su Freddie Mercury, “Bohemian Rhapsody”, valso un Oscar a Rami Malek per la sua interpretazione del frontman dei Queen. Ancora prima, nel 2010, la BBC Four aveva prodotto il film “Quando Harvey ti presentò Bob,” con l’attore Domhnall Gleeson nel ruolo di Geldof. Inoltre, la commedia di Sky Arts dal titolo “Urban Myths: Backstage at Live Aid” ha proposto una rappresentazione ipotetica di cosa sarebbe accaduto in quel giorno del 1985, con Martin Compston nei panni di Midge Ure.

Adesso, Geldof spera che questo nuovo musical contribuirà a preservare l’eredità del Live Aid in diversi modi. Infatti, afferma: “I fondi raccolti da Band Aid sono importanti, ma non è questo il punto centrale. Potrebbe emergere un giovane talento che, ispirandosi a questo evento, cercherà di riproporre un impatto simile utilizzando le moderne tecnologie digitali? Se la nuova generazione capisce che la soluzione non sta nell’attesa, ma nell’azione concreta, allora, onestamente, è questa la vera vittoria”.

Federica Cirone

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