Non solo alcol e fumo. C’è un’altra abitudine, molto comune, che accorcia la durata della vita. Quasi nessuno ne conosce la nocività per il nostro corpo.
Solitamente, sono abuso di alcol e fumo le due abitudini peggiori che, a voler fare degli esempi, portiamo avanti. Ma sappiate che esiste un’altra abitudine, apparentemente “innocua” che, invece, può causare non pochi danni alla nostra salute. Capita a tutti di averla e dovremmo eliminarla o, almeno, limitarla il più possibile.
Sappiamo bene che mangiar bene aiuta a vivere più a lungo e meglio. Così come conosciamo le buone abitudini che migliorano la qualità della nostra vita. Mangiare più frutta e verdura, essere fisicamente attivi, dormire bene e gestire lo stress. Sono buone pratiche che ormai consideriamo ovvie, anche se spesso, va detto, non riusciamo a metterle in pratica.
Così come conosciamo altre brutte abitudini come fumare, seguire una dieta ricca di zuccheri aggiunti e bere regolarmente alcol in eccesso. Anche queste le conosciamo ormai a menadito perché ripetute un po’ da tutti gli esperti. Ma anche queste, spesso e volentieri, continuiamo a metterle in atto.
Oggi vi sorprenderà sapere c’è un’altra abitudine che accorcia la durata della vita. Quasi nessuno ne conosce la nocività per il nostro corpo, sebbene alcuni esperti siano arrivati al punto di chiamarla “il nuovo fumo”. Ed è un’abitudine che la maggior parte di noi adotta quotidianamente.
Ebbene sì, vi sorprenderà sapere che l’abitudine più importante da eliminare se vogliamo vivere più a lungo è stare seduto per lunghi periodi ogni giorno. Secondo uno studio del 2018 pubblicato sul Journal of the American Medical Association, circa l’81% degli adulti si siede per quattro ore o più ogni giorno e, di questi, il 26% si siede per otto ore o più. Il tempo giornaliero comprende qualsiasi attività svolta in posizione seduta o reclinata che richieda un dispendio energetico minimo, come lavorare al pc, guardare la TV, giocare ai videogiochi, guidare o viaggiare in macchina e persino mangiare un pasto. Complessivamente, si ritiene che il tempo trascorso seduti costituisca oltre la metà delle ore di veglia della maggior parte degli adulti.
La preoccupazione di stare seduti per una lunga parte della giornata è che è associata ad un aumento del rischio di morte prematura. Utilizzando i dati di oltre 1 milione di partecipanti, una meta-analisi del 2018 pubblicata sull’European Journal of Epidemiology ha rilevato che il rischio di morte per tutte le cause, il rischio di morte per malattie cardiache e le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 aumentavano significativamente con l’aumento del tempo totale trascorso seduti.
I meccanismi non sono del tutto chiari, ma il maggior danno deriverebbe dalla diminuzione del flusso sanguigno e dell’attività muscolare che si verifica con periodi di seduta prolungata. Mentre siamo seduti, infatti la circolazione rallenta e il sangue comincia ad accumularsi negli arti inferiori. Ciò porta ad un temporaneo irrigidimento e disfunzione dei vasi sanguigni, nonché ad un aumento della pressione sanguigna. Gli esperti suggeriscono di interrompere i blocchi sedentari con brevi pause di movimento. Impegnarsi semplicemente in qualche minuto di attività leggera, se svolta regolarmente durante il giorno, può compensare alcuni dei rischi associati alla seduta prolungata.
Tra lavoro e spostamenti, appare davvero molto difficile non trascorrere tante ore seduti. Ma, per mitigare i rischi, possiamo consigliare di fare delle pause di movimento durante le lunghe ore di sessione seduti. Così come muovere le gambe e ruotare le caviglie mentre siamo seduti. Si genera così un aumento del flusso sanguigno, che può essere benefico. Infine, dobbiamo controbilanciare le tante ore trascorse seduti con un’attività fisica costante e regolare.
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