Chi è Ilaria Salis, la maestra di 39 anni detenuta in Ungheria: cosa ha fatto, i capi di accusa per i quali rischia una condanna a 11 anni.
Dall’11 febbraio 2023, Ilaria Salis è detenuta in un carcere di massima sicurezza in Ungheria: è dunque passato quasi un anno, ma solo oggi il caso diventa mediatico e anche politico, con la Farnesina che è arrivata a chiedere all’ambasciata ungherese nel nostro Paese delle spiegazioni ufficiali su quanto sta avvenendo. Le immagini della donna in catene davanti a un giudice hanno di fatto indignato tutti.
Resta però il fatto che – come spiega il signor Roberto, padre di Ilaria Salis – le immagini diffuse ieri non sono in realtà nulla di nuovo e la figlia da un anno sta vivendo in una condizione che è davvero disumana. Quello che peraltro risulta incredibile è che a rendere la vicenda di Ilaria Salis di pubblico dominio, mettendo in evidenza la sproporzione tra la stessa detenzione e i fatti che le vengono attribuiti, è Zerocalcare.
Quali sono le accuse a Ilaria Salis, da un anno detenuta in Ungheria
Il noto fumettista italiano, infatti, ha dedicato alla storia giudiziaria di Ilaria Salis un servizio di graphic journalism, pubblicato dalla rivista Internazionale, oltre a un podcast, in cui mette in fila i fatti che vengono contestati alla donna ed evidenzia come – al di là di quello che possa essere il pensiero di ciascuno di noi sull’uso della violenza – questa vicenda è assolutamente paradossale.
Innanzitutto, va chiarito quanto avvenuto: la maestra italiana è accusata di aver partecipato a una protesta che è poi sfociata in violenze, quindi in quella circostanza ha aggredito alcuni neonazisti che prendevano parte al cosiddetto Giorno dell’onore.
Questa celebrazione, che raccoglie manifestanti di estrema destra da tutta Europa, ricorda quella che definiscono “eroica resistenza” dei militari nazisti tedeschi e degli alleati ungheresi all’assedio di Budapest. I neonazisti aggrediti avrebbero riportato qualche escoriazione e una manciata di giorni di prognosi. Solo che per le autorità ungheresi Ilaria Salis farebbe parte di un’organizzazione antifascista ritenuta molto pericolosa.
In sostanza, la maestra italiana sarebbe – per chi sostiene le accuse nei suoi confronti – una sorta di “terrorista”, anzi sarebbe a capo del nucleo che avrebbe aggredito i neonazisti. Per questo, rischia fino a undici anni di carcere. Ilaria Salis, spiega il suo avvocato, non avrebbe materialmente nemmeno partecipato all’aggressione, ma il punto non è questo.
Quello che preoccupa chi si sta muovendo per difendere i diritti della maestra italiana è appunto la sproporzione tra le accuse e il trattamento che sta ricevendo. Una volta acclarato questo, il secondo punto è l’assoluta infondatezza dell’esistenza di questa organizzazione e quindi anche la sproporzione rispetto alla pena che rischia l’attivista italiana. Che – come fa notare appunto Zerocalcare – da un anno si trova “in fondo al pozzo”.