Il suo nome per molti è legato al mondo del porno, per altri agli ultimi vagiti della Prima Repubblica: ma vi ricordate Ilona Staller in Parlamento?
Nata in Ungheria, Ilona Staller, da tutti a lungo conosciuta come Cicciolina, da oltre mezzo secolo vive in Italia, dove ha ottenuto davvero un successo ben al di sopra delle aspettative, diventando davvero iconica. Classe 1951, quindi dieci anni più “anziana” dell’amica e collega Moana Pozzi, prematuramente scomparsa 30 anni fa, Ilona Staller deve il suo successo all’incontro con Riccardo Schicchi.
Con ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema e della musica, ottenendo notorietà per la sua partecipazione a programmi radiofonici e televisivi erotici, per poi passare a ruoli più o meno importanti prima nel cinema “tradizionale” e quindi nell’industria del porno, a inizio anni Ottanta in forte ascesa. Cicciolina diventa anche una talent scout, ma fa discutere soprattutto nella seconda metà di quegli anni.
Nel 1987, infatti, accade qualcosa di davvero impensabile: Cicciolina, che si era iscritta al Partito Radicale qualche tempo prima, sposandone le battaglie per i diritti umani, la libertà sessuale e la depenalizzazione della droga, viene eletta in Parlamento. Ottiene oltre 20mila voti e solo Marco Pannella nella sua lista fa meglio di lei: qualche anno fa, in un’intervista ha spiegato che a suo avviso Beppe Grillo le avrebbe copiato molte battaglie.
Ancora oggi, le immagini di lei tra gli scranni del Parlamento rappresentano il trionfo di quella che forse anche ingiustamente viene definita antipolitica, di fronte alla crisi della politica tradizionale. Forse a quasi 40 anni da quegli avvenimenti, occorrerebbe chiedersi se davvero quello si può considerare un semplice voto di protesta. Del resto, Ilona Staller in Italia ha condotto per anni battaglie politiche importanti.
Dopo aver abbandonato definitivamente la pornografia, l’attrice ha continuato la sua carriera politica, candidandosi anche a sindaco di Monza e svolgendo un ruolo attivo nel Partito dell’Amore, fondato da Riccardo Schicchi e Mauro Biuzzi, oltre che da Moana Pozzi. Il Partito dell’Amore – nato a inizio anni Novanta – ha partecipato alle elezioni politiche e comunali, ma ha avuto poco successo.
Il risultato più interessante, sebbene davvero molto minimo, lo ha ottenuto alle comunali di Roma del 1993: il partito con Moana Pozzi candidata sindaco ottenne mezzo punto percentuale al primo turno, poi sostenne Francesco Rutelli al ballottaggio. Qualche anno fa, Ilona Staller è tornata a occuparsi di politica prima con la sua lista “Democrazia Natura Amore”, quindi candidandosi alle comunali a Roma coi Repubblicani e Liberali.
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