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Imu, cosa dobbiamo pagare entro la fine di febbraio. Resta poco tempo

Imu, cosa bisognerà pagare entro la fine di febbraio, ormai siamo agli sgoccioli, resta pochissimo tempo, tutte le informazioni per non avere problemi.

L’IMU è l’imposta che deve essere pagata per il possesso di beni immobiliari, ma anche per i terreni agricoli. A dover pagare è il proprietario dell’immobile, anche in caso di affitto, infatti non se ne dovrà far carico l’inquilino. Per calcolare l’importo, bisogna prendere in considerazione la rendita catastale, più il 5% per il coefficiente catastale, dunque l’ammontare dell’imposta può variare a causa di vari fattori.

Sulla prima casa ormai da tempo limo non deve più essere pagato a meno che il proprietario non abbia tolto la residenza dalla stessa, in questo caso sarà tenuto al pagamento. L’IMU solitamente viene pagato in due rate, la prima che scade il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre.

IMU ecco cosa si dovrà pagare entro la fine di febbraio

IMU, c’è poco tempo- Spraynews.it

Per i contribuenti che appartengono ai 200 piccoli comuni italiani, e devono adempiere il ricalcolo dell’IMU, la scadenza è fissata al 29 febbraio, chi rispetterà la data non dovrà pagare interessi o sanzioni. A stabilirlo è stata la legge di bilancio 2024 che si è occupata di estendere il periodo per la trasmissione delle nuove tariffe, dal 24 ottobre al 30 novembre.

L’anno scorso infatti sono stati circa 200 amministrazioni comunali, la maggior parte con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti, a non aver rispettato la scadenza per l’invio delle delibere riguardanti le aliquote dell’IMU dei propri contribuenti, al ministero dell’economia e delle finanze. In questi casi solitamente, viene applicata l’aliquota dell’anno precedente, tuttavia per il 2023 è stata adottata una procedura differente. Ai comuni infatti è stata concessa una deroga al fine di evitare un deficit significativo nelle loro casse.

IMU, come capire se devi pagare e come effettuare il calcolo

La procedura per analizzare se sia dovuto o meno un conguaglio dell’IMU, consiste nel verificare attentamente le informazioni pubblicate sul sito del comune, potrà essere controllato anche attraverso il portale del ministero dell’economia e delle finanze. Per farlo sarà necessario selezionare la regione, la provincia ed infine il Comune di riferimento. In questo modo potranno essere verificate le tariffe del 2023 e si potrà inoltre verificare anche la data di trasmissione della delibera e la presenza della nota specifica.

Nel caso in cui le condizioni dovessero essere soddisfatte, si consiglia di tenere a mente l’eventuale nuova aliquota. Per quanto riguarda i conguagli dovuti, dovranno essere pagati entro il 29 febbraio. Se le scadenze non dovessero venire rispettate, saranno applicate le aliquote stabilite nel 2022. Si ricorda inoltre che se il contribuente dovesse aver versato per qualunque ragione un importo superiore, potrà comunque richiedere rimborso entro il termine di cinque anni dalla data del versamento.

Noemi Aloisi

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