In Italia si trova il vulcano più pericoloso del mondo: e non è il Vesuvio

Proprio in questi giorni l’Etna e lo Stromboli stanno eruttando lava: sulla scia di questi vulcani parliamo di quello più pericoloso al mondo.

L’Italia è un territorio ricco di vulcani, la cui attività è generalmente considerata non pericolosa. A dimostrarlo ci sono ad esempio le recenti eruzioni dell’Etna, a Catania, e dello Stromboli, sull’omonima isola siciliana. A parte le grandi quantità di cenere trasportata dal vento, che stanno creando qualche problema di polvere nelle case e sui terrazzi dei catanesi, però, l’attività di questi vulcani sembra essere sotto controllo.

Vi sono poi alcuni vulcani la cui esplosione potrebbe risultare distruttiva: pensiamo ad esempio al Vesuvio, noto soprattutto per l’eruzione che rase al suolo Pompei ed Ercolano nel 79 d. C. In quella occasione, più che la lava incandescente, furono le grandi nuvole di materiale piroclastico a decimare la popolazione. E dopo tanti anni di inattività (l’ultima eruzione risale al 1944) si pensa che una nuova eruzione potrebbe creare non pochi problemi alla popolazione di quell’area.

Il vulcano più pericoloso al mondo non è il Vesuvio, ma stiamo là

Campi Flegrei visti dal satellite
Il supervulcano dei Campi Flegrei è considerato il più pericoloso al mondo, sia per le dimensioni che per il lunghissimo periodo di quiescenza (Spraynews.it)

Ma se vi dicessimo che in Italia c’è anche un altro vulcano, considerato più pericoloso del Vesuvio? C’è chi lo definisce addirittura il più pericoloso al mondo, date le sue enormi dimensioni e il fatto che sia stato sopito per molto tempo. Stiamo parlando del supervulcano dei Campi Flegrei, che potremmo definire come una sorta di enorme catino (ha un diametro di circa 12 km) in corrispondenza del quale vivono centinaia di migliaia di persone.

Se dovesse verificarsi un’esplosione di questa caldera, in corrispondenza dei sempre attivi Campi Flegrei, la popolazione dovrebbe essere evacuata nel giro di poche decine di minuti per non essere travolta da nubi di fumo e cenere ad altissima temperatura e ad altissima velocità. Come nel caso di Pompei ed Ercolano, infatti, i presenti potrebbero ritrovarsi inghiottiti da venti infuocati della velocità di 700 chilometri orari.

In molti non sanno nemmeno che esiste

Ad oggi molte persone potrebbero essere inconsapevoli dell’esistenza del supervulcano dei Campi Flegrei (la cui attività sismica e vulcanica non si ferma mai) e in effetti se dovessimo pensare di vivere in aree così potenzialmente pericolose, probabilmente sentiremmo il desiderio di spostarci altrove. Nel frattempo possiamo solo sperare che l’unica attività vulcanica a cui assistere sia quella dei più pacati vulcani siciliani.

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