In vacanza con un neonato? I consigli degli esperti per stare al meglio

La Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha raccolto alcuni consigli sui dubbi principali delle neo-mamme e dei neo-papà

Se da qualche settimana state festeggiando l’arrivo di un bebé in casa, soprattutto se è la prima volta, potreste trovarvi, in questo momento dell’anno, a chiedervi come organizzare le vacanze e proteggere al meglio il neonato dal caldo.

Per rispondere ai principali dubbi di neo-mamme e neo-papà, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) ha raccolto alcuni consigli sulle mete ideali per le vacanze, come viaggiare e l’abbigliamento più adatto. Per contrastare le alte temperature, proteggere e accudire nel miglior modo possibile il neonato e, naturalmente, godersi un po’ di relax.

Innanzitutto, non esiste un’età minima del neonato per viaggiare, dice la SIN. Tuttavia, se possibile, sarebbe meglio aspettare la prima decina di giorni di vita, periodo nel quale alcune condizioni (come l’avvio dell’allattamento, il calo ponderale, la comparsa eventuale di ittero) potrebbero necessitare di un monitoraggio da parte del pediatra di riferimento.

Mare o montagna? Acqua sì o no? E il climatizzatore?

Quanto al dove andare, invece, la montagna rappresenta un’ottima scelta per trascorrere un periodo di vacanza con il piccolo, perché offre un clima più fresco rispetto alla città o al mare. Tuttavia, è bene evitare altitudini superiori ai 2000/2500 metri ed è meglio pianificare di rimanere nella località scelta più giorni per permettere i fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e di pressione atmosferica. Il mare non è da escludere e, dicono gli esperti, per il bebé sarà piacevole trovarsi in spiaggia di prima mattina e nel tardo pomeriggio. Anche la campagna è un’opzione validissima. Offre calma, silenzio, ombra e clima temperato: tutti elementi preziosi per il riposo e la serenità del bambino (e di tutta la famiglia).

Donna in gravidanza con le mani poggiate sulla pancia
Immagine | Unsplash @freestocks – Spraynews.it

Prendere l’aereo non è da sconsilgiare, dice la SIN, purché si seguano alcune indicazioni: per evitare che i cambiamenti di pressione possano causare fastidi e dolore all’orecchio, ad esempio, fare ciucciare frequentemente il piccolo, dal seno o ciuccio. Il latte materno, o artificiale, è sufficiente per tutte le esigenze di idratazione, non è quindi necessario dare acqua al neonato. Nel caso in cui il piccolo sia più irrequieto, è consigliabile proporgli il seno con più frequenza del solito. La mamma che allatta, al cntrario, deve bere tantissima acqua, sottolineano gli esperti.

Veniamo ora alla questione sole e caldo. Il neonato non dovrebbe mai essere esposto direttamente ai raggi solari ed è questo il modo migliore per prevenire scottature ed eritemi. La SIN, dunque, sconsiglia l’utilizzo di creme solari sui neonati. E il climatizzatore? Partendo dal presupposto che non è controindicato, è bene adottare alcune precauzioni: pulire i filtri prima dell’utilizzo dopo una lunga pausa, mantenere la temperatura non troppo inferiore a quella esterna e comunque non scendere sotto i 22-23 gradi, non ridurre eccessivamente l’umidità dell’aria e assicurare una frequente areazione degli ambienti climatizzati.

Infine, per preparare la valigia dell’ultimo arrivato di casa, la regola è semplice: il piccolo percepisce caldo e freddo esattamente come noi, e non sente – come spesso qualcuno tende a pensare – “più freddo” quindi non deve essere più coperto. Per i climi caldi e soleggiati sono preferibili indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti e un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere da eventuali congiuntiviti da esposizione solare.

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