Isee, arriva la riforma che cambia tutto e che in molti stavano aspettando, ecco tutte le novità che saranno introdotte e come influiranno su alcuni calcoli.
L’isee è un dato che si ricava dalla somma data dai redditi e dal 20% dei patrimoni mobiliari e immobiliari dei vari componenti del nucleo familiare, in rapporto con il parametro pervenuto dalla scala di equivalenza disponibile sul sito dell’Inps. Il valore Isee è fondamentale per ottenere diverse agevolazioni tra cui bonus e detrazioni. A poter effettuare l’Isee e ad esserne a conoscenza sono tutti i cittadini residenti in Italia, che desiderano accedere a diverse prestazioni sociali, agevolazioni o bonus. Il proprio Isee deve essere presentato se si vogliono ottenere alcune agevolazioni, se la presentazione verrà il ritardo potrà essere applicata una penale di circa 250 €, per calcolare il proprio Isee correttamente, è possibile farsi seguire da un professionista.
Isee come calcolarlo e quali sono i cambiamenti
L’Italia purtroppo è un paese con un alto debito sul Pil, la situazione potrebbe essere più tollerabile tuttavia nel nostro paese la crescita di questo dato è collegata alle nuove nascite. L’invecchiamento progressivo della popolazione è correlato a meno lavoratori in grado di sostenere il sistema pensionistico e dell’assistenza. Al momento sembrerebbe che il ministro dell’economia starebbe lavorando per istituire una riforma sull’Isee. In cima alle richieste ci sarebbe l’esclusione della prima casa dal computo dell’indicatore, in quanto l’incidenza da questo punto di vista sul reddito è notevole. L’impatto derivante dall’inclusione della prima casa infatti andrebbe a compromettere diverse situazioni, portando alcuni soggetti ad essere esclusi della percezione dell’assegno unico, da agevolazioni sulle tasse universitarie e molto altro. Lo scopo delle associazioni familiari sarebbe quello di promuovere delle politiche di sostegno alla natalità, argomento molto caro al governo Meloni.
Isee e prima casa, il possibile scenario
Al momento è stata già effettuata una modifica introdotta dalla legge di bilancio 2024 che prevede l’esclusione dei titoli di Stato fino a 50.000 €, dal computo dell’ Isee. In seguito l’Inps ha dichiarato che l’entrata in vigore di tale disposizione non sarà immediata, è infatti subordinata all’approvazione delle modifiche del regolamento sulla disciplina dell’Isee. Restare immutata la disciplina dell’indicatore relativo al patrimonio mobiliare con l’obbligo di riportare nella dichiarazione sostitutiva unica, presentata da gennaio 2024, i vari rapporti finanziari in possesso delle famiglie fino al 31 dicembre 2022. Il discorso relativo alla prima casa sarebbe differente in quanto oltre il 70% degli italiani è proprietario di almeno un immobile. La maggior parte dei proprietari sarebbero i lavoratori dipendenti e i pensionati, entrambe le categorie con un’incidenza superiore al 40%. Si tratterebbe dei maggiori fruitori di provvidenze pubbliche l’esclusione della prima casa dall’Isee, sarebbe anche un modo per allargare l’accesso agli sgravi fiscali. Per il momento tuttavia nessuna riforma da questo punto di vista è stata ancora approvata, si sta però pensando a quale potrebbe essere la soluzione migliore.