Un’isola remota immersa nella natura è un angolo di paradiso per gli amanti della scoperta, ma non solo: il suo paesaggio è mozzafiato.
C’è chi crede che le isole remote, nel 2024, possano essere nient’altro che il frutto di un interessante e leggendario racconto. Eppure, come rivelano alcuni viaggiatori, un angolo di paradiso dalla natura incontaminata sopravvive ancora oggi, intatto, sin dal momento della sua scoperta.
Era il 1502 quando l’esploratore portoghese João da Nova Castella approdò sull’isola, che al tempo era disabitata, al fianco di Amerigo Vespucci. Per oltre cinquecento anni è stato impossibile accedere all’isola se non tramite un’imbarcazione.
Dal 2016 è possibile raggiungere l’isola con maggiore semplicità, grazie all’inaugurazione di un piccolo aeroporto. La scelta di realizzare una pista d’atterraggio è stata presa non senza timore che un simile cambiamento potesse danneggiare il prezioso ecosistema naturale. Ma, per fortuna, grazie alla rigorosa limitazione dei voli, così non è stato.
Storia, natura e attività della piccola isola remota dal sublime paesaggio
Situata nella parte sud dell’Oceano Atlantico, a circa sei ore di volo di distanza dall’Africa meridionale e dall’America meridionale, l’isola, che si trova fra loro, nel mezzo di queste due destinazioni, è nota – innanzitutto – per ospitato Napoleone Bonaparte durante il suo esilio.
Il sovrano si recò sull’isola nell’ottobre del 1815 e vi rimase per sei anni, fino al momento della sua morte, il 5 maggio del 1821. Quel che suscita meraviglia negli occhi di coloro che accedono ancora oggi alle sue tipiche bellezze naturali, pare sia il forte contrasto fra di esse e la possibilità di svolgere diverse attività quanto più si decide di inoltrarsi nella sua esplorazione.
Come molti luoghi ancora sconosciuti al turismo di massa, la bellezza naturale dell’Isola di Sant’Elena è, ancora oggi, considerata a tutti gli effetti un territorio britannico. Il è Jamestown e da cui, grazie a una lunga scalinata (di 699 gradini), è possibile raggiungere il forte di Ladder Hill per godere di un panorama mozzafiato.
Diversamente dall’isola privata di Partridge, al momento l’isola ospita circa 5 mila abitanti e scegliendola come meta di viaggio i suoi visitatori hanno la possibilità di varcare l’ingresso della Longwood House, ossia quella che fu – durante il suo esilio – la resistenza, i giardini e il museo di Napoleone.
La biodiversità che popola l’isola continua a renderla un tesoro di inestimabile valore. Molti visitatori scelgono inoltre di recarvisi per svolgere le diverse attività che il territorio propone, come il trekking nelle aree vulcaniche fino a raggiungere il Diana’s Peak, ovvero la parte più alta dell’isola.
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Le temperature miti, con un’oscillazione che varia – a seconda della media stagionale – dai 14 ai 32 gradi permette di visitare l’isola in qualsiasi periodo dell’anno. L’unico momento in cui potrebbero esserci maggiori precipitazioni è, invece, a cavallo tra il mese di marzo e il mese di aprile.