L’Europei Under 21 dell’Italia si è aperto tra le polemiche. La sconfitta 2-1 all’esordio con la Francia è stata, infatti, pesantemente condizionata dagli errori arbitrali, causati dal direttore di gara, ma anche dall’assenza di Var e Goal line technology.
Si è aperto con una sconfitta l’Europeo Under 21 dell’Italia, superata 2-1 dalla Francia. A tenere banco in queste ore non è, però, il risultato, ma il modo in cui è maturato. La sconfitta degli Azzurrini è, infatti, arrivata anche a causa di una serie di clamorose sviste arbitrarli del direttore di gara olandese Lindhout. Ma come, dirà qualcuno, non c’era il Var? No, l’arbitro e la terna non hanno potuto contare su nessun supporto tecnologico, nemmeno sulla Goal line technology, con risultati, purtroppo, disastrosi.
L’Italia è, comprensibilmente, parecchio arrabbiata per quanto accaduto sul campo. Il tecnico Paolo Nicolato è stato lapidario: “Incredibile giocare senza il supporto del Var e della goal line technology: faccio fatica a parlare della partita e non è mia consuetudine lamentarmi, così non lo farò nemmeno stavolta. Abbiamo perso contro un grande avversario, ma gli episodi hanno inciso parecchio“.
Gli episodi contestati sono tre, tutti decisivi e clamorosi. Il primo è legato a un fallo di mano di Kalulu sul colpo di testa di Rovella: il braccio del difensore francese è largo e la palla lo colpisce in pieno nel cuore dell’area. Sarebbe stato rigore, sul punteggio di 1-1, non ravvisato dal direttore di gara olandese. Il secondo episodio avviene negli istanti immediatamente precedenti al gol del 2-1 della Francia, risultato poi decisivo. A metà campo Gouiri, nel tentativo di anticipare il difensore azzurro Okoli, lo colpisce in maniera abbastanza evidente sul piede. L’arbitro non fischia e il transalpino può così correre verso la porta azzurra. L’azione prosegue e, complice un pasticcio clamoroso di Udogie, la Francia segna. Con il Var sarebbe stato quasi certamente annullato.
Il terzo clamoroso episodio arriva, infine, negli ultimi istanti di gara, con l’Under 21 di Nicolato alla disperata ricerca del pareggio. In pieno recupero un colpo di testa di Bellanova sembra destinato ad entrare in rete. La palla bacia il palo e viene salvata da un difensore francese. Qui le topiche sembra essere addirittura due: in primis, la palla colpita dal calciatore azzurro sembra superare la linea, in seconda battuta, il salvataggio del difensore transalpino sembra essere effettuato con l’aiuto del braccio. Per il direttore di gara è, di contro, tutto regolare. La Francia vince, l’Italia protesta.
Nonostante le, legittime, lamentele, poco potranno fare gli Azzurrini. Il risultato maturato sul campo non cambierà e saranno ora decisive le prossime due partite del girone. Resta, però, un quesito a cui la Uefa dovrebbe dare risposta: si può fare a meno della tecnologia quando si gioca a questi livelli? La risposta appare, comunque, evidente: no. Ed è incredibile come si possa scegliere di giocare una competizione continentale privando gli arbitri di ogni supporto tecnologico. Il Var non mette a tacere tutte le polemiche, ma evita sicuramente errori evidenti come quelli di cui è stata vittima la nazionale italiana Under 21.
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