Lavori statali, la busta paga si riempie: di quanto sarà l’aumento a dicembre

Buone notizie per i dipendenti del settore pubblico, si parla di un aumento già nel mese di dicembre in busta paga.

In tempi di inflazione ancora elevata e di tensioni sui mercati internazionali a causa dei conflitti bellici in corso, le preoccupazioni economiche di dipendenti e lavoratori in genere sono più che motivate. Ma potrebbero arrivare delle buone notizie, almeno per quanto riguarda il pubblico impiego, dove si parla concretamente di aumenti in busta paga fin dal prossimo mese di dicembre.

Gli incrementi non riguardano direttamente i rinnovi dei contratti nazionali di lavoro, tema sul quale la discussione tra rappresentati del Governo e forze sociali è ancora in corso. Le difficoltà per i rinnovi riguardano sempre la disponibilità delle risorse finanziarie da inserire nella legge di bilancio, che sarà approvata entro dicembre.

Busta paga di dicembre, la sorpresa per i dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici, pur non potendo contare fin dai primi mesi del prossimo anno dell’aumento retributivo contrattuale, avranno comunque un primo ritocco allo stipendio fin dal mese di dicembre 2023. Lo scatto è  dovuto a un meccanismo simile a quello pensato per l’anticipo del conguaglio delle pensioni.

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Le novità sulle buste paga di dicembre per il pubblico impiego – ansa – spraynews.it

Il provvedimento sarà inserito nel decreto anticipi con un bonus di tredici mensilità pari al 1,5 per cento sulle retribuzioni. Il costo dell’operazione è valutato da fonti ministeriali a circa un miliardo di euro. Nel complesso il decreto anticipi avrà un costo di circa 3,2 miliardi di euro. La decisione di anticipare parte delle rivalutazioni al 2023 è di natura contabile.

Il Governo punta a scaricare sul 2023 una parte di spesa che sarebbe più complesso gestire il prossimo anno. Ma non si tratta di un anticipo dei rinnovi contrattuali, perché le somme occorrenti per coprire l’inflazione degli anni 2022-24, sono di gran lunga superiori a quelle disponibili per il decreto. L’anticipo sarebbe un aumento una tantum sperimentato già nel corso del 2023.

La novità vera e propria è che parte delle somme saranno anticipate già a dicembre in busta paga. Gli aumenti sarebbero del 1,5 per cento per il periodo tra dicembre 2023 e dicembre 2024. In termini monetari il tutto si traduce in un incremento fino a 100 euro mensili lordi per i ruoli più alti dell’amministrazione pubblica, centrale e locale, in proporzione agli stipendi già percepiti.

La misura consente di affrontare con più tempo la questione contrattuale, che troverà una soluzione solo nel corso del prossimo anno. L’obiettivo è trovare un accordo nel 2024 per tutti lavoratori del pubblico impego a partire dal comparto sanità e gli altri a seguire.

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