I consigli più banali sono spesso quelli più difficili da seguire, ma soprattutto da applicare: ecco il vademecum per stare bene nel 2024
Arriva il nuovo anno e pensiamo alla nostra lista dei buoni propositi. Pensiamo davvero, altro che per la letterina a Babbo Natale, se siamo stati buoni o cattivi, performanti o vagabondi, se oltre ad invecchiare siamo anche un po’ cresciuti o se i difetti cronici sono rimasti esattamente gli stessi del 2022.
Allora, per il 2024, adottiamo tutti insieme una strategia: partiamo anche dai cattivi propositi. Ecco una lista di linee guida, alcune da evitare e altre da abbracciare completamente, con coraggio e convinzione, per un nuovo anno migliore per noi stessi e i nostri cari.
Il solito problemino coi buoni propositi
I cosiddetti, benedetti e famigerati buoni propositi sono senza dubbio un’arma a doppio taglio: se da un lato questi ci aiutano a iniziare positivamente il nuovo anno, dandoci la giusta carica ed energia, dall’altro lato, se non formulati nel modo corretto, possono essere fonte di frustrazione e stress.
Al fine di non perdere la giusta motivazione per il loro raggiungimento, è importante prefissare degli obiettivi che siano raggiungibili, davvero personalizzati, non esagerati e quindi realmente sotto il nostro controllo.
In quest’ottica, ecco alcuni consigli circa l’ardua definizione, identificazione e organizzazione degli obiettivi per un 2024 grintoso e tranquillo allo stesso tempo.
Quali errori evitare durante il prossimo anno?
Iniziamo, come anticipato, da ciò che sarebbe bene non fare, da errori comuni e cronici che già limitarli sarebbe il proposito migliore del 2024.
1. Perdere tempo
Per il nuovo anno, mettiamo al bando le perdite di tempo, quindi gli impegni che non aggiungono niente alla nostra vita: la gestione errata delle nostre energie, la pretesa di fare mille cose senza l’aiuto di nessuno.
Da dove cominciare? Ordina le cose da fare con l’aiuto del diagramma di Eisenhower, un grafico semplice, brutale ma efficace che suddivide le cose secondo i criteri di importanza e urgenza che no, non sono affatto la stessa cosa.
2. Pensare troppo
Un’altra abitudine che ci toglie energie è il pensare troppo, il rimuginare sulle decisioni e sulle parole. C’è addirittura un detto molto famoso e sempre più veritiero nella città odierna che dice: “Se puoi non prendere una decisione, non prenderla”.
A volta si può anche far scegliere gli altri, o il destino, e imparare “semplicemente” ad adattarsi.
3. Dire sempre di sì
La tendenza a dire sempre di sì agli altri è una delle principali cause che ci fanno perdere tempo inutilmente, tornando al primo punto di questa lista.
Perciò, se “anno nuovo è vita nuova”, proviamo a imparare a dire di “no”, nel migliore dei modi possibili, con garbo e gentilezza. Poiché questo potrebbe essere un enorme favore a noi stessi, un “si” al nostro benessere. Infine, ultimo post scriptum a questo punto: dire sempre di “si” non significa essere buoni, né tantomeno dire qualche “no” in più ci rende cattivi.
4. Trascurarsi
Ci sono purtroppo troppi molti modi per trascurarsi, sia a livello fisico sia a livello mentale: non mangiare sano, non fare attività fisica, non curare i nostri hobby, non staccare mai, ignorare la stanchezza emotiva, che è un grande sintomo del “dover frenare un attimo”.
In fondo, sappiamo bene quali sono le abitudini e gli atteggiamenti che non ci fanno stare bene, le cure che stiamo trascurando per noi stessi: per l’anno nuovo, cerchiamo di evitarli.
5. Rintanarsi
Rintanarsi vuol dire isolarsi, pensare di non essere all’altezza, dedicarsi solo alla casa e al lavoro.
Dunque, nella lista dei buoni propositi per il 2024, possiamo inserire l’eliminazione della tendenza a chiudersi e fossilizzarsi.
Cosa invece è super consigliato fare nel 2024?
Ecco, finita la grande e ardua lista dei “NO”, che da sola basterebbe a garantirci un anno nuovo migliore degli ultimi, veniamo ora a qualche invito caloroso.
1. Porsi obiettivi raggiungibili
“Cosa voglio ottenere? Cosa voglio cambiare nella mia vita?” Queste sono le prime domande da porsi, perché è importante pensare a mete e cambiamenti realistici, così che possano essere più semplici da gestire e da raggiungere. In questo modo non saranno fonte di ansia, stress o di nuove frustrazioni. Può essere molto utile fare una lista scritta degli obiettivi, anche se può sembrare banale, per aiutare a fissarli nella mente e rafforzarne l’importanza.
Di questa lista bisognerà identificare i 2 o 3 obiettivi più importanti per non disperdere le energie a disposizione, scrivere gli obiettivi dal più facile al più difficile ed iniziare ad affrontare quello che consideriamo come il più semplice. Se si dovesse vedere che l’obiettivo prefissato non sta andando a buon fine, è importante capirne le motivazioni ma anche darsi una seconda possibilità.
2. Concentrarsi su un obiettivo alla volta
È molto importante affrontare un obiettivo alla volta, partendo dal più semplice, perché vedere gli obiettivi tutti insieme può risultare scoraggiante e bloccante sin da subito. È importante tenere a mente che l’obiettivo spesso non si raggiunge tutto in un colpo, ma un passo alla volta. L’importante non è il raggiungimento immediato dell’obiettivo, ma quello che conta è avere costanza e determinazione.
3. Dare più credito ai nostri successi
È importante concentrarsi sui successi, sfruttandoli come incentivo a tener duro e non abbandonare nei momenti di sconforto. Per nutrire la propria autostima un consiglio può essere quello di fare una lista degli obiettivi raggiunti, in modo da tenere sempre presente i propri successi e farsi coraggio, della serie “Se ci sono già riuscito, posso sicuramente farcela anche questa volta!”. La tendenza di molte persone, soprattutto quelle perfezioniste e che pretendono molto da sé, è quella di considerare come normali i propri successi e focalizzarsi invece in maniera eccessive sulle proprie mancanze o insuccessi.
Questa modalità non permette di percepire nel modo corretto i propri successi, e quindi di dargli la giusta importanza, portando al risultato di vedere il “bicchiere mezzo vuoto”, e a non vedere quindi la parte “mezza piena”.
Il corpo è un ottimo “padrone”
Infine, come proposito bonus, torniamo sempre lì: ascoltare di più il nostro corpo. A costo di suonare ripetitivi, il nostro corpo da ripetutamente dei segnali che rimangono inascoltati o trascurati da noi, mentre sarebbe molto importante notarli e agire di conseguenze. Stress e stanchezza, ad esempio, indicano che il nostro corpo e il nostro cervello sono in riserva ed hanno bisogno di recuperare le energie.
Inutile continuare a lavorare quando si è esausti, meglio fare una pausa, prendere una boccata d’aria fresca in modo da rimettere in moto la corretta attività. È importante concedersi un buon riposo, per ripartire al meglio.
In ultima istanza, bisogna ricordare questo: si lavora per vivere, non si vive per lavorare. Si vive per stare bene, qui e ora.