Le api sanno giocare a calcio, a rivelarlo è uno studio scientifico che cela dietro di sé un’incredibile verità sugli insetti.
Ebbene no, questa volta non si tratta del risultato di una qualche intelligenza artificiale ma è pura realtà. Diverse ricerche hanno infatti appurato che esiste una particolare specie di api che sono in gradi di giocare a calcio e secondo molti il risultato è già migliore di tanti incontri professionistici. Ai tempi dei social è possibile imbattersi in qualsiasi tipo di video, specialmente quello con protagonisti gli animali.
Ci sono alcune star dei social che hanno come animale domestico un gabbiano e altre che godono invece della compagnia di una pantera. Senza tralasciare il famoso pappagallo del web che riconosce, e pronuncia, di che materiale è fatto un oggetto che ha davanti a sé solo tastandolo con il becco. Può darsi che, se tramandati, i geni di quel pappagallo possano dare vita ad esemplari in grado di parlare con gli umani.
Insomma, ciò che fino ad oggi è stata considerata finzione o fantascienza un domani potrebbe diventare realtà. Chissà perciò che i prossimi campioni sportivi del domani non possano essere le api o chissà quale tipo di insetto. Ma ve le immaginate le pay tv impegnate a contendersi i diritti tv di questo spettacolo?
Le api sanno giocare a calcio: l’incredibile ricerca
Ad oggi è difficile immaginare quale sarà l’intrattenimento del domani ma la cosa certa è che l’esperimento in questione ha lasciato tutti di stucco. A portare avanti delle ricerche sui bombi, questi particolari insetti simili alle api, è stato il ricercatore dell’Università di Saint Mary di Londra Olli Loukola.
L’ecologo ad un certo punto dei suoi studi si è chiesto quale sarebbe stato il comportamento dei bombi di fronte ad un oggetto che nella loro storia evolutiva non avevano mai incontrato. Così ha deciso di costruire un mini stadio per delle sfide 1 contro 1 e il risultato è stato sbalorditivo. Soprattutto a giudicare dalla velocità di apprendimento di queste simpatiche api.
Pare infatti che inizialmente i bombi provassero indifferenza nei confronti della pallina, salvo poi aver capito che dietro ogni goal si sarebbe celata una ricompensa. Per spronare gli insetti a segnare il proprio punto, Loukola ha deciso di ricompensare i goleador con dell’acqua zuccherina. Questo ha innescato un meccanismo all’interno del loro cervello che ha associato il goal alla lauta ricompensa. Insomma, ancora una volta è stato appurato quanto gli insetti siano intelligenti e in grado di risolvere problemi complessi.