Le bambole più incredibili e stravaganti mai presentate nella linea Barbie, dalla bambola a cui cresce il seno al Gay Ken, Mattel onora i suoi passi falsi con una divertente galleria degli orrori.
Greta Gerwig, la regista del film Barbie, ha avuto l’audacia di includere nel film le bambole più imbarazzanti prodotte dalla Mattel, quelle che sono state ritirate dagli scaffali e dimenticate o nascoste sotto il tappeto. Questa audace scelta è stata poi saggiamente celebrata dalla Mattel stessa, che ha deciso di dare a questi esemplari una nuova vita nella Barbieland. È importante sottolineare che le strane e assurde Barbie presenti nel film sono realmente esistite.
È possibile che il pubblico italiano non riesca a cogliere appieno l’imbarazzo che alcune di queste bambole hanno suscitato, quindi valutiamo insieme la loro storia. In fin dei conti, come si suol dire, i grandi traguardi spesso si raggiungono attraverso errori e passi falsi.
Midge, nota anche come la Barbie incinta, è il primo esempio di una Barbie “stravagante” che appare nel film. Interpretata da Emerald Fennel, Midge è un’amica di Barbie che è incinta e in grado di partorire. Sebbene una voce fuori campo, interpretata da Helen Mirren, affermi sarcasticamente che Midge non è da inquadrare perché è stata ritirata da Mattel per essere troppo strana, il personaggio è comunque presente nel film.
Ken era molto popolare nel 1993 all’interno della comunità gay, che lo identificò come il primo Ken apertamente omosessuale. Le ragioni? Il suo aspetto è fortemente influenzato dalla cultura dei club gay, l’orecchino e, in particolare, la collana con un anello pendente. Questo Ken “gender-fluid”, più che un tentativo di Mattel di essere più progressista, sembra esser stato un errore dove i creatori (pur apprezzando il supporto della comunità) sono stati vittime di un malinteso. Indipendentemente da ciò, questo Ken è stato uno straordinario successo commerciale, con alcuni che affermano addirittura che sia il Ken più venduto di tutti i tempi, anche se non ci sono dati di vendita ufficiali. La produzione, tuttavia, terminò nello stesso anno.
Allan, il migliore amico di Ken, ha solo una qualità redentrice, come dichiarato sulla sua scatola: “Può indossare tutti i vestiti di Ken”. La regista Greta Gerwig ha trovato questa descrizione piuttosto deprimente, quindi ha trasformato Allan in uno di quegli outsider chiave nella trama del film. Allan è realmente esistito e aveva una somiglianza con l’attore che lo interpreta (Michael Cera).
Il fenomeno del “Sugar Daddy” si riferisce a un uomo di età superiore ai cinquant’anni che, nonostante l’età, si considera ancora attraente e ama circondarsi di giovani ragazze o ragazzi offrendo loro molti regali. Nel 2009, Mattel ha introdotto nella sua linea più costosa e destinata agli adulti una versione di Ken chiamata “Palm Beach Sugar Daddy Ken”. Questa versione di Ken rappresentava un uomo più maturo che passeggiava con un barboncino.
Nel film, viene mostrata anche una versione di Skipper, la sorellina di Barbie, che con un semplice movimento del braccio, sembra far crescere il seno. Questa bambola, chiamata “Growing Up Skipper” o “Skipper cresce con te”, è stata effettivamente prodotta nel 1975. Nonostante l’ingegnosità del meccanismo che permetteva alla bambola di far sembrare che il seno crescesse, “Growing Up Skipper” è stata oggetto di critiche dalla stampa, che considerava inappropriato utilizzare una bambola per trattare il tema della pubertà..
Nella casa stramba di Barbie, si può anche vedere un cane che produce feci giocattolo ininterrottamente. Anche questo cane è esistito davvero ed è chiamato Tanner. Era venduto insieme a una Barbie fornita di una paletta per raccogliere le feci del cane. Tuttavia, nel 2007 il giocattolo è stato ritirato dal mercato a causa del rischio di soffocamento derivante da un piccolo magnete presente nella paletta che poteva staccarsi. Una versione successiva di “Barbie & Tanner”, priva di quel difetto, è rimasta invece disponibile per insegnare alle future generazioni il corretto modo di prendersi cura del proprio cane raccogliendo i suoi bisogni.
Nel film “Barbie Stereotipo“, interpretato in modo sorprendente da Margot Robbie, la celebre icona bionda si trova di fronte a un’inesplicabile realtà: un universo di Barbie che abbracciano diversità di carnagione, conformazione corporea, abilità e differenze innumerevoli. Mentre le altre Barbie occupano ruoli come presidentesse e vincitrici di premi Nobel, lei si ritrova nel ruolo della “perfetta” odiata da tutti, rinominandosi sarcasticamente “Barbie Stereotipo”. Alla ricerca del suo posto nel mondo, Barbie si sente “cringe” ogni volta che si confronta con la realtà, lasciando aperti interrogativi sul suo impatto nel femminismo. La sua lotta interiore riflette in modo provocatorio un quesito imposto alle donne di oggi: come essere straordinarie e perfette, senza offendere nessuno?
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