Le parole che usiamo di più ogni giorno sono in realtà solo 27: incredibile ma vero, “mamma” non fa parte di queste.
In italiano esistono tantissime espressioni e vocaboli ricchi di significato, e sembra incredibile ma c’è un gruppo molto piccolo di parole che forma la base di circa il 50% di tutti i discorsi e i testi della popolazione italiana.
Le parole in questione sono, incredibilmente, solo 27, e sono il centro di praticamente tutti gli atti comunicativi della lingua italiana. Le andremo a vedere ed analizzare considerandole in tre gruppi diversi: i sostantivi, gli aggettivi e i verbi.
Le parole più usate: quali sono
Iniziamo con i sostantivi: la prima parola che salta all’occhio è “cosa”, che può esprimere un oggetto o concetto qualsiasi. Basti pensare a tutte le volte in cui non ci viene in mente la parola specifica e ci esce dalla bocca una frase tipo “prendi la cosa che sta sul coso”. Potendola sostituire a più o meno qualsiasi parola, “cosa” viene utilizzata tantissimo. “Uomo” è un’altra parola molto usata, siccome parla sia degli individui di genere maschile che di tutta l’umanità come insieme.
Passiamo poi a “giorno”, che può riferirsi a una data, un evento, o anche la mattina. Viene anche abbreviata in “buongiorno”. Poi abbiamo “modo” che spiega come succede qualcosa, o appunto, in che modo. Successivamente, “paese”, che può essere una cittadina o uno stato. Troviamo poi “signore”, che indica un uomo adulto, qualcuno con un certo prestigio o addirittura Dio. Poi la parola “ora”, che indica il tempo di “in questo istante”. Gli ultimi due sostantivi sono “casa”, che è auto esplicativa, e “parte”, che indica una porzione o anche un luogo in certi casi (“hai visto il mio portafoglio da qualche parte?”).
27 parole: formano la base della comunicazione
Negli aggettivi invece, la seconda categoria, troviamo quelli che effettivamente abbiamo bisogno di utilizzare più spesso, i quali sono: quello, questo, mio, suo, nostro, grande, piccolo, stesso e tanto. Nella terza categoria infine, quella dei verbi, troviamo in primis “essere” e “avere”, siccome sono la base della grammatica italiana ed imprescindibili. Poi abbiamo “dire”, necessario per parlare della comunicazione, e i modali essenziali, ovvero “potere”, “volere” e “dovere”. Gli ultimi tre verbi della nostra lista sono “vedere”, “andare” e “mangiare”.
Queste sono tutte e 27 le parole che formano praticamente tutte le conversazioni più quotidiane. Forse dopo averle scoperte, ci farete più caso nel corso delle vostre chiacchierate. Potrete notare non solo quante frasi possono essere formate quasi solo unicamente da queste parole in particolare, ma anche effettivamente quante ne usate voi in primis. E soprattutto, quanto spesso lo fate.