Lecco, la tuta alare non si apre: base jumper muore dopo un volo di circa 300 metri

Un uomo di 63 anni è morto questa mattina tra Abbadia Lariana e Lecco finendo al suolo dopo un lancio con la tuta alare. Sul posto i soccorsi e le forze dell’ordine.

Dramma tra Abbadia Lariana e Lecco nella tarda mattina di oggi: un uomo di 63 anni ha perso la vita schiantandosi al suolo in seguito ad un lancio con la tuta alare dalla parete del Forcellino, nelle montagne lecchesi.

A chiamare i soccorsi sarebbe stato un uomo che si è accorto della caduta vedendo il 63enne schiantarsi al suolo. Immediato l’intervento dei soccorritori che hanno avviato le ricerche e successivamente trovato il base jumper. Purtroppo, non è stato possibile far altro che appurarne la morte. In fase di accertamento le cause.

Lecco, la tuta alare non si apre: base jumper si schianta al suolo e perde la vita

Elisoccorso
Elisoccorso (Spraynews.it)

Si è lanciato nel vuoto con la tuta alare che, purtroppo, non si è aperta facendolo finire al suolo. È morto così Alessandro Fiorito, 63enne pilota di linea commerciale di Gallarate (Varese). La tragedia nella mattinata di oggi, mercoledì 21 febbraio, tra Abbadia Lariana e Lecco.

Da quanto ricostruito, come riportano alcune testate locali e la redazione di Prima Lecco, il base jumper si sarebbe lanciato dalla parete del Forcellino da un’altezza di circa 200-300 metri. Purtroppo, sembrerebbe, però, che la tuta non si sia aperta ed il 63enne si è schianto al suolo, un impatto che non gli ha lasciato alcuno scampo.

Ad assistere alla scena drammatica un uomo che ha subito chiamato i soccorsi spiegando quanto accaduto. Immediato l’arrivo sul posto dell’equipe medica del 118 a bordo di un elisoccorso e del personale del Soccorso Alpino. Le squadre hanno cercato il base jumper, trovato poco dopo ormai senza vita in un’area boschiva. Ai soccorritori non è rimasto altro che appurarne la morte. Fatali le lesioni riportate nella caduta.

Da chiarire le cause della tragedia

Sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato che stanno ora cercando di chiarire la dinamica dei fatti, l’ipotesi più accreditata è quella della mancata apertura della tuta alare, ma rimane da terminare il motivo che non ha permesso l’apertura.

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