Il fuso orario in Spagna è sbagliato da circa 82 anni. Ecco per quale motivo il Paese non segue l’orario giusto, ma quello dell’Europa Centrale
Chiunque abbia visitato la Spagna non ha potuto fare a meno di notare la particolare struttura della giornata con il pranzo oltre le 14, preceduto da vari giri di tapas e birre per placare lo stomaco, seguito da una siesta e un’altra mezza giornata di lavoro fino a tarda sera, con la cena intorno alle 22. Tuttavia, secondo la Bbc, c’è un motivo legato al fuso orario di questa organizzazione: la Spagna vive da 82 anni nella fascia oraria sbagliata. Vediamo per quale motivo.
Iniziamo col rispondere alle domande “che cos’è il fuso orario? E a cosa serve?
Per comprendere cos’è il fuso orario, o meglio, i fusi orari, è necessario, inizialmente, avere familiarità con i meridiani. Il termine “meridiano” o “linea di longitudine” indica un arco immaginario che collega il Polo Nord con il Polo Sud. La superficie terrestre è comunemente divisa in 24 meridiani, corrispondenti a 24 settori. Il settore delimitato da due meridiani consecutivi costituisce un fuso orario. Le nazioni comprese all’interno di ciascun fuso orario condividono lo stesso orario, calcolato a partire dal meridiano “0”, ovvero il meridiano di Greenwich in Inghilterra. Ad esempio, se nel meridiano zero sono le 15, nel meridiano successivo procedendo verso est saranno le 16, e così via.
L’Italia si trova nel primo fuso orario a est di Greenwich, quindi è un’ora avanti rispetto all’Inghilterra (salvo durante l’ora legale). La Turchia è nel secondo fuso orario ed è quindi avanti di due ore rispetto all’Inghilterra, e così via procedendo verso est.
Questo processo si inverte se, dal meridiano 0, si procede verso ovest: i Paesi saranno indietro di alcune ore rispetto all’Inghilterra.
Nazioni estese come gli Stati Uniti, la Russia o l’Australia sono comprese in diversi fusi orari, il che implica orari variabili da regione a regione.
Alcune nazioni, posizionate tra due fusi orari, presentano orari frazionati: ad esempio, l’India e lo Sri Lanka sono a +5:30 da Greenwich, mentre l’Iran è a +3:30.
Inoltre, ci sono Paesi che non adottano neanche l’orario “a metà” ma preferiscono utilizzare i quarti d’ora. Un esempio è il Nepal (+5:45) e le isole Chatham in Nuova Zelanda (+12:45).
Questa suddivisione porta il numero effettivo di fusi orari a 39, anziché 24.
Solitamente ci interessiamo a questo quando siamo in viaggio e gli indici dell’orologio iniziano a muoversi in modo scomposto. Tuttavia, la questione dei fusi orari non è solo una formalità da considerare quando visitiamo un altro paese: è una storia affascinante che ci collega all’antico desiderio umano di inseguire il Sole. Inoltre, ci svela molte peculiarità del mondo in cui viviamo.
Nonostante Greenwich ospiti il meridiano zero, il fuso orario di riferimento per il calcolo degli altri è il Tempo Coordinato Universale (UTC), praticamente equivalente al GMT (a differenza del Tempo Medio di Greenwich, l’UTC si basa su misurazioni effettuate con orologi atomici). Dato che la Terra compie una rotazione di 15° di longitudine ogni ora, teoricamente avremmo 24 fusi orari, corrispondenti a 24 settori di 15° ciascuno (24 ore del giorno x 15° = i 360° della rotazione completa). Tuttavia, alcuni Paesi adottano intervalli di 30 o 45 minuti rispetto al Tempo Coordinato Universale, anziché un’ora completa. Questa variazione porta attualmente, come detto in precedenza, il numero di fusi orari terrestri a 39.
Ma torniamo all’argomento principale: per quale motivo la Spagna ha il fuso orario errato? Guardando una mappa geografica, si nota che la Spagna è perfettamente allineata longitudinalmente con Greenwich e naturalmente appartiene al suo fuso. Tuttavia, nel 1941, il dittatore Francisco Franco, per compiacere Hitler, adottò il CMT, l’orario dell’Europa centrale la cui sincronia si basa su Belgrado, situata 2500 chilometri più a est. Dopo la fine della guerra e la sconfitta della Germania nazista, la Spagna, isolata senza più alleati, non fece ritorno al GMT. Fondamentalmente, gli spagnoli non cambiarono lo stile di vita, ma l’orario continentale ritardò pranzo e cena, estendendo la giornata lavorativa fino a tarda sera. Anche se gli spagnoli continuavano a mangiare alle 13:30, l’orologio segnava le 14:30. La luce persisteva fino a tarda sera, e la fine della giornata lavorativa convenzionale avveniva alle 20 con un orario frammentato.
Così nell’aprile 2016, il primo ministro Mariano Rajoy ha suggerito il ritorno al fuso di Greenwich, in linea con la posizione geografica della Spagna, al fine di concludere la giornata lavorativa alle 18. Da allora è nato un dibattito su scala nazionale. Alcuni preoccupati per possibili impatti sull’economia, in particolare sul turismo che beneficia della disponibilità di negozi e bar fino a tarda sera. Tuttavia, vari studi indicano che vivere “fuori orario” ha conseguenze, a cominciare dal disturbo del sonno. In Galizia, la gente si alza per lavorare in piena notte, molto prima dell’alba. In Andalusia, è tarda sera quando il sole tramonta all’orizzonte. In tutta la Spagna, le persone vanno a dormire tardi e mangiano in orari più ritardati; sebbene la lunga giornata favorisca il pisolino pomeridiano, i tempi sociali e l’organizzazione del lavoro aziendale non lo permettono più. Secondo i sostenitori del ritorno all’orario normale, anticipare la cena – quando è già buio – e alzarsi un’ora più tardi potrebbe anche eliminare la necessità fisiologica della siesta, che in fondo è uno dei segni di vivere in un costante fuso orario sfalsato.
La Spagna, però, non è l’unico Paese ad aver aggirato la convenzione sul fuso orario: la Russia, ad esempio, è un caso decisamente particolare. Nonostante il Paese si estenda su 11 fusi orari secondo le mappe, ne segue solo 9. Dal 28 marzo 2010, alle 02:00, con l’obiettivo di semplificare le transazioni commerciali con Mosca e integrarsi meglio con il resto della nazione, Putin ha prontamente eliminato i fusi orari di quattro regioni: Udmurtia, Samara Oblast, Kamchatka e Chukotka. Questa è stata una tappa intermedia per un’ulteriore riduzione, mirando a portare i fusi orari russi a 4.
Poi ci sono Cina e India, le quali, nonostante le loro vaste dimensioni, insistono nel mantenere un unico fuso orario nazionale (GMT +05:30 per l’India e GMT +8 per la Cina). La Cina ha adottato questa pratica dopo l’ascesa del Partito Comunista nel 1949, mentre l’India l’ha seguita nel 1947, subito dopo la proclamazione dell’Indipendenza. Questa uniformità in Cina si presenta come un paradosso: all’estremità occidentale, il Sole raggiunge lo zenit alle 15:00, mentre all’estremità orientale avviene alle 11:00.
Questo termine colloquiale si riferisce all'ossido di azoto, un gas esilarante che sta diventando sempre…
Nonostante le aspettative e le speranze di molti sostenitori dei diritti delle donne, l'emendamento non…
L'Agenzia per la gestione dei disastri ha immediatamente reagito all'eruzione innalzando l'allerta al massimo livello…
Almeno 64 persone hanno perso la vita, tra cui quattro bambini. Questa tragedia ha colpito…
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha sottolineato l'importanza di evitare interferenze esterne nei risultati…
Tale richiesta è stata annunciata dagli eurodeputati ungheresi fedeli a Viktor Orban durante una sessione…