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Attualità

Mammiferi: ecco perché potrebbero sopravvivere su Marte

Una scoperta sbalorditiva mette in discussione le convinzioni sulla fauna terrestre ed extraterrestre fino ad oggi. Ecco cosa è stato ritrovato in Sudamerica

Secondo le ultime dimostrazioni, i mammiferi potrebbero sopravvivere su Marte.

A dimostrarlo è stato il ritrovamento di topi mummificati su un altipiano desertico in Sudamerica, dove gli animali sarebbero vissuti in un ambiente molto affine al pianeta rosso.

Questa scoperta potrebbe mettere in forte discussione tutte le convinzioni sulla vita dei vertebrati sulla Terra che finora erano certezza.

La possibilità della vita su Marte

La possibilità della vita su Marte è stato per anni ed è tuttora un argomento di intensa ricerca e speculazione nella comunità scientifica.

E recentemente, una scoperta inaspettata ha sollevato nuove domande sulla capacità dei mammiferi di sopravvivere in condizioni simili a quelle del pianeta rosso. In passato, si riteneva che gli ambienti estremi, come le cime dei vulcani, fossero inospitali per i mammiferi.

La scoperta di topi mummificati nella Puna de Atacama, un altopiano desertico tra Argentina e Cile, ha sfidato queste convinzioni e aperto la strada a una maggiore comprensione delle possibilità di vita su altri pianeti.

L’incredibile scoperta nella Puna de Atacama

La Puna de Atacama è un ambiente estremo a un’altitudine di 4.500 metri sul livello del mare. Questa regione è caratterizzata da una bassa umidità, scarsità d’acqua e bassi livelli di ossigeno.

Durante l’estate, le temperature possono raggiungere i 45 gradi Celsius, mentre in inverno scendono a 10 gradi Celsius.

La fauna in quest’area è molto scarsa, e fino a poco tempo fa si credeva che i mammiferi non potessero sopravvivere sulle cime dei vulcani.

Il mondo inospitale delle cime vulcaniche

Le cime dei vulcani nella Puna de Atacama, inoltre, offrono condizioni ancora più estreme che sfidano la vita. Le temperature, l’umidità e la disponibilità di risorse sono tutte sfavorevoli.

Eppure, il biologo Jay Stors dell’Università del Nebraska e il suo team hanno scoperto carcasse di topi mummificati sulla cima del vulcano Salin, che si erge a 6.000 metri sul livello del mare. Questa scoperta ha sollevato numerose domande sulla capacità di sopravvivenza dei mammiferi in tali condizioni.

Immagine | Wikimedia Commons @G.E.Ulrich – Spraynews.it

Mammiferi a sangue caldo a queste altezze?

Le mummie di topo sono state trasportate in laboratorio per ulteriori ricerche. La datazione al radiocarbonio ha rivelato che i roditori mummificati avevano un’età compresa tra 20 e 350 anni. L’analisi genetica ha confermato che si trattava di topi dalle orecchie a foglia (Phyllotis vaccarum), una specie che normalmente si trova a quote più basse della Puna de Atacama.

Alla pendici dei vulcani, i topi vivono in un ambiente estremo simile a quello marziano. Sulle cime, le condizioni sono ancora più estreme. È come essere nello spazio. È davvero incredibile che qualsiasi tipo di animale, soprattutto un mammifero a sangue caldo, possa sopravvivere e funzionare in quell’ambiente. Quando lo si sperimenta in prima persona, è ancora più sorprendente: come è possibile che qualcosa possa vivere lassù?”, si è chiesto Stors.

Successivamente alla scoperta, gli scienziati guidati da Stors hanno esplorato altre cime vulcaniche e trovato 13 mammiferi mummificati in 21 vulcani.

Pianeta rosso e Puna de Atacama

La scoperta di topi mummificati su Marte solleva domande sulla sopravvivenza di mammiferi in condizioni estreme simili a quelle del pianeta rosso. Le temperature medie su Marte sono di -63 gradi Celsius, e l’atmosfera è priva di ossigeno, composta principalmente da anidride carbonica.

A differenza della Terra, Marte offre un ambiente inospitale per gli esseri umani e la vita in generale. Tuttavia, la scoperta nella Puna de Atacama suggerisce che i mammiferi potrebbero avere una maggiore capacità di adattamento di quanto si pensasse in precedenza.

Le domande sulle condizioni di Marte: come Atacama?

La ricerca di tracce di vita su Marte si concentra su aree desertiche dove si ritiene che in passato siano esistiti laghi e fiumi. In questo contesto, il territorio di Atacama è considerato ideale per l’addestramento dei rover e lo sviluppo di algoritmi che possano aiutare nella ricerca.

Il suolo arido della Puna de Atacama presenta condizioni simili a quelle di Marte ed è quindi un ambiente ideale per studiare come i mammiferi potrebbero sopravvivere su un pianeta con condizioni così ostili.

In definitiva, la scoperta dei 21 mammiferi mummificati in quelle condizioni estreme non può che portare a pensare che potremmo trovare lo stesso su Marte, o, per lo meno, che le stesse specie potrebbero sopravvivere sul Pianeta Rosso. Magari un giorno qualcuno inciamperà nello stesso ritrovamento, ma in un altro pianeta del Sistema Solare.

Matilde Brizzi

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