Una giovane ballerina britannica di soli 25 anni è morta a New York dopo aver mangiato biscotti “etichettati erroneamente”.
Ci sarebbe una reazione allergica a un ingrediente contenuto in alcuni biscotti dietro la morte di una ballerina britannica di soli 25 anni, Orla Baxendale, considerata una vera e propria star del ballo anche a livello internazionale. La tragica notizia è stata diffusa nelle scorse ore da Usa Today. La giovane donna è morta dopo aver consumato un biscotto etichettato in modo errato e venduto in un supermercato.
L’accaduto ha fatto sì che immediatamente si desse il via a un rimpallo incredibile di responsabilità tra l’azienda produttrice, tra l’altro molto nota nella zona, e il grossista che – stando alle accuse dei produttori – potrebbe non aver comunicato cambi di ingredienti nei biscotti. Quella delle reazioni allergiche ad alcuni ingredienti contenuti in prodotti comuni non è una novità: qualche mese fa, vi avevamo parlato di un altro decesso sconcertante.
Morta dopo aver mangiato biscotti: cosa è successo alla giovane ballerina, tutti i dettagli
Infatti, una persona era morta dopo aver mangiato patatine piccanti, ignara in questo caso delle possibili reazioni allergiche: invece, la ballerina ne era consapevole e aveva scelto un prodotto che sapeva che non le avrebbe fatto male. Invece, i biscotti contenevano noccioline non dichiarate nell’etichetta, proprio perché per motivi che andranno indagati il prodotto era confezionato erroneamente.
La famiglia di Orla Baxendale ha confermato che la giovane ballerina è morta per choc anafilattico, causato appunto dalle noccioline contenute nei biscotti e alle quali lei era consapevole di essere allergica. Le dichiarazioni dei familiari della 25enne si basano anche sull’esito dell’autopsia, che è stata svolta dopo la morte e i cui risultati sono emersi in questi giorni: il decesso risalirebbe a una quindicina di giorni fa.
La ballerina, originaria del Regno Unito, si era trasferita a New York City nel 2018 per dedicarsi alla danza: aveva anche vinto una borsa di studio e si era esibita durante la settimana della moda di New York, oltre ad aver dato il proprio apporto a importanti produzioni. L’avvocato della famiglia della 25enne ha parlato di “grave negligenza e condotta sconsiderata” da parte di produttore e venditori, che appunto ora si rimpallano le responsabilità.