Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, sta disputando un campionato di primo livello nonostante una rosa non completamente attrezzata per lo scudetto. Ma quanto costerebbe alla Juve un suo difficile ma chiacchierato esonero? Ecco le cifre.
Max Allegri, il ‘Conte’ per Galliani, è uno dei tecnici italiani più famosi e conosciuti del panorama calcistico internazionale. Dopo aver conquistato uno scudetto con il Milan, si è ripetuto anche con la Juventus, vincendone 5 di fila nel periodo d’oro in cui i bianconeri erano gli assoluti dominatori della Serie A. Dotato di ottime capacità gestionali del gruppo, oltre ad essere riconosciuto come uno dei più bravi tecnici a leggere le partite e ad essere definito un ottimo stratega tattico, il suo percorso in Italia e in Champions parla da sé, diventando ben presto un tecnico particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori.
Ritornato in panchina nel 2021-2022 dopo due anni sabbatici, non è riuscito a ripercorrere gli stessi successi delle annate precedenti, sia per aver avuto a disposizione un gruppo a fine ciclo, sia per non aver trovato le contromosse giuste per ritornare ad alti livelli. Quest’anno, complice la mancata partecipazione alle coppe, sta dando filo da torcere all’Inter, attuale capolista e al momento la squadra che sembra avere le maggiori chance di vincere lo scudetto.
Allegri aveva detto addio alle Juve al termine della stagione 2018-2019, ritornando – come detto – solamente due anni dopo tra mille difficoltà. Alla luce dei fatti, al tecnico viene contestata soprattutto la mancanza di un gioco propositivo, che negli anni ha portato a vedere una Juventus cinica ma poco produttiva davanti, che si accontenta di vincere 1-0 e che il suo primo pensiero è quello di non subire gol. Considerazioni che non possono passare inosservate se calcoliamo che annualmente percepisce 7 milioni netti a stagione, dunque quasi 13 lordi, un compenso molto importante che impone ragionamenti a 360°.
Sotto contratto fino al 2025, se dovesse essere esonerato, per i bianconeri si tratterebbe di una spesa davvero importante da sostenere, ‘costringendo’ la società a tenerlo nella speranza che anno dopo anno le cose possano cambiare. E in un momento in cui le spese devono essere particolarmente oculate, occorre fare attenzione e prendere le migliori decisioni possibili anche in ottica bilancio.
Oggi risulta davvero difficile che un suo esonero possa essere preso in considerazione (nonostante l’indiscrezione di ‘Calciomercato.it), ma se non dovesse riuscire a riformare un gruppo per un nuovo progetto tecnico vincente (nonostante il colpo da 90 recentemente messo a segno), non è escluso che Giuntoli possa prendere altre strade a partire dalla prossima stagione: in questo ipotetico caso, la società dovrebbe sborsare poco meno di 30 milioni di euro.
Stefano Migheli
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