Real Time trasmette il programma “Il Castello delle Cerimonie”, il docu-reality sulle nozze, ma qual è il preventivo per un matrimonio?
Le coppie hanno modo di sposarsi in un posto da favola, mostrando al pubblico tutta la preparazione per l’evento e, ovviamente, la celebrazione stessa del matrimonio. Il canale Real Time trasmette il popolare programma “Il Castello delle Cerimonie”, docu-reality incentrato sui matrimoni organizzati presso il suggestivo Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, a Napoli.
L’Hotel non ospita soltanto matrimoni, ma anche feste di altro genere, come compleanni, battesimi o comunioni. Da circa un decennio, il programma di Real Time trasmette festeggiamenti e unioni, non senza rinunciare a improvvisi colpi di scena. Sposarsi in una cornice del genere è il sogno di molte coppie, ma quanto costa un matrimonio del genere?
Il preventivo per l’organizzazione di un matrimonio stile “Il Castello delle Cerimonie”
Una cornice del genere, naturalmente, non può essere economica, lo staff impiegato per l’organizzazione è ampio, la scelta dei piatti è vasta, i servizi a disposizione sono molteplici. Eppure, non è neanche così proibitiva. Basta dare un’occhiata in rete per farsi due calcoli.
A guardare le cifre, il prezzo base per una cerimonia a Sant’Antonio Abate con Matteo Giordano e Donna Imma Polese è di 80 euro a persona, per un massimo di 120 euro a invitato. Diciamo che siamo nella media, anche se non si conoscono le cifre esatte del pacchetto completo.
Ovviamente il prezzo varia a seconda delle richieste, ma i costi sono nella media di questi eventi, considerando anche il prestigio del luogo. Molti telespettatori, però, hanno fatto casa a un particolare: a differenza di quanto viene proposto oggi, al Grand Hotel La Sonrisa non è considerata la formula buffet.
Assenza della formula buffet, per quale motivo presto detto
La forma del buffet iniziale è una moda che ha preso piede da qualche anno, ed è una scelta intelligente, perché si “riempiono gli ospiti” sin dall’inizio, per poi risparmiare sulle pietanze portate a tavola, evitando così gli sprechi. In questo maniera, si riescono a cucinare minori quantità, e gli invitati si appesantiscono meno, pur essendo sazi.
A La Sonrisa, però, il buffet non c’è mai, salvo esplicita richiesta, e per un motivo preciso. È la stessa Donna Imma Polese a spiegare il perché. Suo padre Don Antonio Polese, che gestiva il Castello, era contrario al buffet nelle cerimonie, perché non compatibile con il prestigio del luogo e con la cucina di un ristorante a cinque stelle.
Gli ospiti, dunque, “devono essere sempre serviti al tavolo”. Tra l’altro, come afferma la stessa Imma, è inaccettabile che i diversi cibi si mischino nello stesso piatto. Il tutto in nome dell’eccellenza del servizio. Si tratta di una scelta giusta? Voi che ne pensate?