Mia nonna si alzava all’alba per preparare questa ricetta: così deliziava tutta la famiglia che aspettava sempre questa sua specialità che dura da generazioni. Vi svelo il suo segreto.
Abbiamo tutti dei ricordi meravigliosi che riguardano la nostra infanzia e che ci riconducono ad un periodo bellissimo ed irripetibile. Tra questi come non possiamo rivivere alcuni familiari in particolare, come per esempio i nostri nonni che sono stati sempre il punto di riferimento per tutti. Soprattutto in cucina le nostre nonne erano delle vere e proprie maghe dei fornelli.
Con la loro sapienza sapevano e sanno, e per chi ha la fortuna di averle ancora oggi, sempre cosa fare, trasformando anche pochi ingredienti in prelibatezze mai più assaggiate. Si partiva dalla colazione e si finiva a cena, quando c’erano loro era sempre una festa meravigliosa a tavola. Scavando tra i ricordi quante volte abbiamo trovato degli oggetti o degli appunti che ci hanno commosso?
A me è capitato di recente di cercare tra vecchi scaffali impolverati in soffitta trovando un vecchio quaderno di ricette di mia nonna, dove teneva segrete i piatti che ci lasciavano senza parole. Dai biscotti del mattino alle polpette della domenica, che completavano il pranzo con il ragù. Ma più di tutte mi ha davvero riportato indietro nel tempo una delle sue prelibatezze, un mix tra primo e secondo.
Un piatto che cominciava a preparare sin da questo periodo fino all’estate, anche di domenica quando il calore e le alte temperature ci facevano staccare dal ragù e dalla variante degli spaghetti alle vongole, must della domenica napoletana. Sto parlando dei peperoni imbottiti di pasta, una vera istituzione culinaria italiana di matrice partenopea.
Un piatto che richiede tantissimi passaggi e che ricordo mia nonna cominciava all’alba. Si svegliava presto per mettere a punto, da sola, tutto l’occorrente per rendere felici tutti noi a tavola. Era infatti questo considerato il piatto delle occasioni, quando tutta la famiglia si riuniva a tavola, come detto un mix tra primo e secondo comprendendo pasta e verdure.
Peperoni imbottiti di pasta: mia nonna li faceva così. Vi svelo il suo segreto
La ricetta dei peperoni imbottiti è semplice ma allo stesso tempo molto complessa, perché da un lato bisogna prendersi cura del peperone, che resta tra gli ortaggi più importanti che ci consegna la bella stagione. La semina comincia proprio in questo periodo, con il mese di maggio che rappresenta forse l’inizio della produzione contadina in varie regioni.
Oltre al peperone, giallo o rosso e di grande o media misura, bisogna prendersi cura della pasta che serve per riempire quest’ortaggio per poi andarlo a cuocere nel forno. Mia nonna aveva due segreti che ricordo mi facevano impazzire per il grande sapore che emanava quella prelibatezza una volta che arrivava a tavola. Ricordo come se fosse adesso quella bella sensazione che si aveva.
Con quel peperone fumante davanti che rappresentava un piatto unico e prelibato. Il primo segreto di mia nonna era quello della pasta. Lei preferiva i tubetti medi, da preparare con pomodoro e prosciutto cotto a cubetti, aggiungendo capperi e olive nere per rendere quella pasta gustosa. Qualcuno preferisce altri formati, persino gli spaghetti. Infatti ci sono tante varianti.
Ma mia nonna era categorica: i peperoni imbottiti andavano fatti con i tubetti. Poi l’altro segreto riguardava i peperoni: una volta tolta la parte superiore e lavati e svuotati, si passava alla pasta che veniva lasciata leggermente al dente, considerata poi la seconda cottura da fare al forno. Una volta inserita nel peperone per non farla fuoriuscire la nonna ci inseriva a chiusura delle piccole fette di pane.
Una volta infornato il tutto bastavano una ventina di minuti per poi estrarre dal forno un vero capolavoro che ci lasciava a bocca aperta ogni volta. Non solo perché potevi mangiare un primo prelibato, ma anche un secondo come un peperone cotto al forno che aveva preso anche il sapore del sugo della pasta. Provatela a fare anche voi con questi due segreti di mia nonna, non ve ne pentirete.