Dato allarmante quello relativo all’acquisto e al consumo della frutta in Italia: questo alimento così importante sta nettamente scomparendo.
Secondo il modello di Dieta Mediterranea che l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come il migliore da seguire per una vita lunga e sana, ogni giorno dovremmo tutti consumare almeno 5 porzioni tra frutta e verdura fresca. I vegetali, quindi, stanno alla base della cosiddetta piramide alimentare, così come il pane, la pasta, i legumi, l’olio di oliva e altri alimenti fondamentali. A differenza di questi ultimi, però, la frutta sta lentamente scomparendo.
Secondo una recente analisi condotta da Coldiretti e presentata al tavolo ortofrutticolo del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, 1 frutto su 10 sta scomparendo dalle tavole degli italiani. I dati provengono da Cso Italy e si riferiscono ai primi sei mesi del 2023: gli italiani hanno drasticamente ridotto l’acquisto e quindi il consumo di frutta, così come quello degli ortaggi, che cala del 6%. Ecco le possibili motivazioni di tale fenomeno.
Partiamo da qualche dato. Il frutto che sta scomparendo più di tutti è l’anguria, che segna un calo del 25%. Segue il melone con -15%, le arance con -14% e poi le fragole, con -5%. La preoccupazione riguarda soprattutto la salute degli italiani: l’OMS, infatti, consiglia un consumo minimo di 400 grammi di frutta al giorno e, in Italia, la media è già molto bassa, di circa 250 grammi a testa. Con questa ulteriore riduzione, tale quantità va a ridursi ulteriormente.
Se si vogliono indagare le cause, però, salta presto all’occhio la motivazione principale, cioè il notevole aumento dei prezzi di questi alimenti così importanti. I rincari sul costo dell’energia e sulle materie prime, nonché l’emergenza climatica che viviamo tutti i giorni, hanno causato problematiche che a cascata si sono riversate sui consumatori finali, quindi gli italiani. A questi rincari si sommano le difficoltà produttive legate alle recenti alluvioni: la produzione di pere, ad esempio, si è ridotta del 63%.
In un panorama di questo tipo, Coldiretti sostiene comunque l’importanza dell’educazione ad un’alimentazione sana ed equilibrata, con frutta e verdura che devono essere presenti in tavola ad ogni pasto e con una forte sensibilizzazione all’acquisto di prodotti di stagione, freschi e possibilmente di aziende locali, così da sostenere anche la piccola imprenditoria agricola.
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