Monte Sant’Angelo è un meraviglioso borgo nel cuore del Gargano che merita la vostra visita. Ecco cosa fare, cosa vedere e cosa mangiare.
Avete deciso di concedervi un weekend fuori porta o una vera e propria vacanza di più giorni e non sapete dove andare? Senza spostarsi troppo, anche l’Italia è in grado di offrire una lunghissima serie di piccoli borghi e paesini che meritano la vostra attenzione e che potrebbero lasciarvi senza parole. Con la possibilità di immergersi in culture tipiche del luogo e di provare piatti della tradizione.
E non parliamo necessariamente delle grandi città come Roma, Firenze e Venezia, ma anche di chicche nascoste sparse per tutto lo Stivale e la cui attenzione non è mai abbastanza. C’è per esempio Monte Sant’Angelo, un meraviglioso paesino nel cuore del Gargano che sta conquistando sempre più turisti e appassionati negli ultimi anni. Per via della sua storia, la sua bellezza e le sue delizie culinarie. Ecco tutto quello che dovete sapere, così il vostro viaggio sarà già pianificato.
Se avete deciso di visitare Monte Sant’Angelo, allora questo borgo è esattamente ciò che fa al caso vostro. Stiamo parlando del centro abitato più alto di tutto il Gargano, scelto come capitale della cultura Pugliese nel 2024.
Tra le principali attrazioni segnaliamo la Basilica di San Michele, il simbolo del paese che dal 2011 è riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO. Apparsa per la prima volta in una grotta, ancora oggi ha una parte antica e molto affascinante per poter visitare il museo lapidario e quello devozione al costo di 5 euro. Degno di interesse poi il Rione Junno, il quartiere più antico del paese con tante piccole casette bianche che si ergono su una superficie in pendenza.
Se siete amanti del fantasy, il castello Normanno Svevo Angioino Aragonese non può mancare nel vostro itinerario. Si tratta di una bellissima struttura visitabile con un ticket di 2 euro per scoprire tutti i segreti del posto. Ma ora arriviamo ad uno degli argomenti di maggior interesse: il cibo tipico del posto. A partire dal caciocavallo podolico, un formaggio che è diventata negli anni un’eccellenza del borgo.
O anche il famoso pane di Monte Sant’Angelo, che tradizionalmente va accompagnato con olio EVO della Piana di Macchia. E poi le ostie ripiene di mandorle e miele, le cartellate, il d’operato e i calzoncelli. Menzione d’onore per l’artigianato, con tantissimi negozietti dove poter acquistare prodotti in pietra e ceramica.
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