Attualità

Morte Messina Denaro, si possono fare i funerali? La Chiesa in merito parla chiaro: non è affatto come sembra

Matteo Messina Denaro si è spento all’età di 61 anni. Il boss ha diritto ai funerali? La Chiesa ha espresso il suo parere. 

Al mondo non nascono solo persone perbene e che decidano la loro vita a fare del bene, ma anche e soprattutto persone che pensano solo al denaro. Il desiderio di sopraffare gli altri può spingere a commettere atti brutali. Matteo Messina Denaro è stato un uomo che di certo non ha fatto del bene, tuttavia in questa sede non sarà affatto giudicato. La notizia della sua morte non è una vittoria per nessuno, perchè la fine della vita non ha mai nulla di bello, nemmeno nei criminali.

All’età di 61 e dopo una vita trascorsa a latitare, Messina Denaro si è dovuto arrendere dinanzi alla patologia che lo ha colpito. La vera vittoria sarebbe stata che avrebbe vissuto più a lungo possibile, in modo da scontare la sua pena. Tuttavia la sorte ha deciso diversamente, ponendo fine all’esistenza del boss prematuramente.

Ora che la giustizia terrena non avrà più senso, emerge un problema che apparentemente potrebbe sembrare secondario. Dunque quale potrebbe essere la posizione della Chiesa dinanzi ad un pluriomicida? Matteo Messina Denaro ha diritto ai funerali?

Matteo Messina Denaro: la posizione della Chiesa

Un fatto di cronaca ha messo in luce una problematica piuttosto spinosa. La Chiesa si è sempre detta vicina a tutti i suoi figli, anche a coloro che commetono errori. Difatti esistono i tribunali per giudicare e le carceri per scontare le pene. Alla Chiesa, invece, spetta il compito ben più arduo di accogliere i peccatori. Dunque l’ormai defunto boss Matteo Messina Denaro ha diritto al funerale in Chiesa?

Caso Messina Denaro: il defunto ha diritto ai funerali? (foto Ansa)- Spraynews.it

Non sono mancati casi di cronaca in cui esponenti della criminalità organizzata hanno ricevuto esequie in pompa magna, in cui non si è fatto altro che esaltare l’immagine del defunto criminale. Tuttavia  stabilire se un pregiudicato ha o meno diritto all’ultimo saluto bisogna spetta al giudice canonico.

Dunque come il giudice penale si basa sulle leggi così il giudice ecclesiale espreme il suo parere in base a ciò che stabilisce il diritto canonico. La negazione di un funerale è prevista dalla legge qualora non ci sia stato pentimento da parte dell’estinto prima di passare a miglior vita. Va detto che si tratta di un’ipotesi piuttosto remota, considerando che la maggior parte dei sacerdoti tende ad essere propenso alla celebrazione del rito funebre anche per coloro che hanno commesso gravi reati.

Mariavictoria Stella

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