Gli abissi del mare nascondono molti segreti, alcuni più spaventosi di altri. Ma si tratta di semplici leggende o c’è un fondo di verità?
Esistono molti miti e leggende che riguardano il mare. Questo perché l’uomo ha sempre temuto le profondità marine, nonostante fosse costretto ad attraversare infinite distese d’acqua per commerciare.
Ogni volta che l’essere umano non riesce a spiegarsi qualcosa, crea delle leggende in grado di farlo e moltissime di queste sono incentrate proprio sugli abissi e sui mostri che potrebbero nascondervisi.
Scopriamo subito quali sono le creature più terrificanti in un viaggio per mare che attraversa Sacre Scritture, miti e film di Hollywood.
I mostri marini più famosi di sempre
Dal Kraken alle Sirene, stiamo per presentarvi alcune delle leggende acquatiche più inquietanti di sempre. Trattenete il respiro e immergetevi con noi, le prime acque che esploreremo sono quelle del temutissimo Leviatano.
Il Leviatano
Questa creatura marina viene citata dell’Antico Testamento ed è descritto come una creatura marina a metà tra drago e serpente con una forza straordinaria. La leggenda racconta che un tempo fosse un bellissimo essere celeste, che decise poi di corrompersi alle forze del male. Così il Leviatano cominciò a distruggere navi e divorare interi quipaggi.
Non ci sono mai state reali prove dell’esistenza di questo mostro, ma alcuni fossili testimoniano l’esistenza, in passato, di una creatura marina spaventosa che in qualche modo poteva ricordare la sua struttura…
Il Kraken
“Perché non si oda grida di gioia, e che con speranza non guardi più al cielo l’uomo, e maledetto sia questo giorno da noi, pronti a evocare… … il Kraken!”
Vi ricordate questa frase? Immaginiamo proprio di sì. L’abbiamo presa dal film “Pirati dei Caraibi, la maledizione del forziere fantasma”, in cui questo enorme mostro marino fa la sua prima apparizione cercando di uccidere l’amato Jack Sparrow e il resto della sua ciurma, per volere dal crudele David Jones.
Il Kraken viene raffigurato e descritto come un polipo, un calamaro o una seppia gigante nelle diverse leggende che lo riguardano. In poche parole, si tratta sempre di un mostro da lunghi e pericolosi tentacoli in grado di avvolgere una nave e trascinarla nelle profondità del mare.
In natura esistono delle creature solo lontanamente simili, come il Polpo del Pacifico che può arrivare a pesare anche 70kg. Decisamente qualche kg in meno rispetto a come ce lo hanno proposto nel film…
Le Sirene
Qui la situazione si fa più controversa. Da un lato pensando alle Sirene ci viene in mente Ariel, dolce e gentile con tutti. Ma poi pensiamo ad Harry Potter, dove le Sirene sono tutt’altro che amichevoli e il loro canto è talmente fastidioso da poter quasi perforare un timpano se ascoltato fuori dall’acqua.
Anche Omero ci dà un’immagine di loro tutt’altro che benevola, descrivendocele nell’Odissea come delle berte con un corpo a metà tra quello di una donna e di un uccello, pronte a nutrirsi dei marinai dopo averli incantati con il loro canto.
Non esistono prove della loro esistenza, e neanche di qualcosa che possa somigliarvi. C’è chi pensa che le leggende sul loro canto possano essere riconducibili alle allucinazioni o alla malinconia dei marinai, che dopo mesi interi di viaggi per mare senza sosta, probabilmente risentivano nella loro mente la voce della donna che amavano.
Il Mostro di Loch Ness
Spostiamoci per un momento dal mare al lago, perché se si parla di mostri acquatici non si può non citare il mostro di Loch Ness, meglio conosciuto con il dolce nomignolo di Nessie.
Già nel Medioevo ci sono stati alcuni presunti avvistamenti di questo mostro. Ma solo nel 1934 si ottenne la prima prova della presenza di qualcosa di non identificabile nelle acque del lago, che poteva rafforzare le insinuazioni sull’effettiva esistenza di Nessie. Si trattava di una fotografia in cui si intravedeva una figura gigantesca, simile a un dinosauro, che si muoveva al di sotto della superficie dell’acqua.
Da allora sono state fatte molte ricerche nell’acqua del lago, ma nessuna di queste ha portato a delle prove convincenti o ad avvistamenti più precisi.
Il Megalodonte
Probabilmente tra tutti quelli che abbiamo citato fino ad ora è quello più reale. Infatti, pare proprio che sia esistito davvero in passato. Si tratta dello squalo più grosso che abbia mai nuotato nelle acque del nostro Pianeta.
Da alcuni recenti studi realizzati attraverso la modellazione in 3D, sappiamo che questo squalo poteva nuotare ad una velocità pari a 1,4 metri al secondo, che si nutriva di oltre 98.000 calorie al giorno e che il suo stomaco aveva una capienza di 10.000 litri d’acqua.
Insomma, la prossima volta che volete farvi un tuffo in mare, cercate di non pensare a quello che vi abbiamo appena detto e sicuramente la vostra nuotata sarà molto più piacevole.
Vi lasciamo con questa frase di Nietzsche che è sempre meglio tenere presente:
“Se guarderai a lungo in un abisso, anche l’abisso vorrà guardare dentro di te…”