La PEC sarà obbligatoria per a vari servizi. Ecco cosa ha deciso il Governo Meloni e cosa accadrà nei prossimi mesi. Leggi bene.
La posta elettronica certificata, meglio nota come PEC, sta assumendo un ruolo sempre più importante nella vita dei cittadini italiani. A partire dal 1° luglio 2019, infatti, diventa quasi obbligatoria per comunicare con la pubblica amministrazione.
È importante precisare che la PEC è un servizio di posta elettronica certificata che garantisce la validità legale delle comunicazioni. Equivale alla raccomandata con ricevuta di ritorno, ma in formato digitale. Scopriamo che cosa sta cambiando in questi giorni.
Mutui e cartelle, perché con la PEC obbligatoria sono guai
Dal 1° luglio 2019, la PEC diventa quasi obbligatoria per le comunicazioni tra cittadini e pubblica amministrazione. Questo significa che, se si vuole presentare una domanda per ottenere un finanziamento o un contributo, bisogna farlo tramite PEC. Inoltre, le multe e le cartelle esattoriali dovranno essere inviate tramite PEC. Se quindi non si ha un indirizzo di posta elettronica certificata, si rischia di non ricevere alcuna notifica di pagamento.
Ma quali sono i rischi per chi non ha ancora attivato la propria PEC? Innanzitutto, si rischia di non ricevere alcuna notifica di pagamento, con conseguente aumento delle sanzioni e dei costi. Inoltre, si potrebbe non ricevere importanti comunicazioni dalla pubblica amministrazione, con conseguente mancata partecipazione a bandi e altre opportunità. Ma come si attiva?
Per attivare la PEC, è possibile rivolgersi a uno dei molti fornitori di servizi di posta elettronica certificata presenti sul mercato. Si tratta di servizi a pagamento, ma il costo annuo è generalmente contenuto: si parla infatti di pochi euro. Alcuni provider offrono anche la possibilità di attivare la PEC gratuitamente, ma in questo caso il servizio potrebbe essere limitato o con funzionalità ridotte.
In ogni caso, è importante attivarla il più presto possibile, per evitare di incorrere in problemi e rischi in futuro. Inoltre, la posta elettronica certificata è uno strumento molto utile per la gestione delle comunicazioni con la pubblica amministrazione, in quanto garantisce la certezza della ricezione e dell’invio delle comunicazioni.
Ma la PEC non è solo utile per le comunicazioni con la pubblica amministrazione. Grazie alla PEC, infatti, è possibile inviare documenti e comunicazioni con valore legale anche alle aziende e ai privati. Ad esempio, se si vuole inviare un contratto o un documento importante a un’altra persona, è più appropriato farlo tramite la propria PEC.
E’ anche uno strumento molto utile per le aziende, in quanto consente di inviare le comunicazioni ad INPS ed INAIL. Dal 2019, inoltre, le fatture elettroniche sono obbligatorie per tutte le aziende che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di soggetti passivi IVA.
A partire dal 6 luglio ci sono degli importanti cambiamenti per tutti i residenti in Italia grazie all’introduzione dell’Inad, ovvero l’Indice Nazionale dei Domicilii Digitali. Nel caso in cui, ad esempio, la pubblica amministrazione volesse comunicare ad un privato cittadino, potrà consultare questo indice gratuitamente.
Se si dovesse verificare che il cittadino è munito di PEC, le comunicazioni gli saranno inviate direttamente alla casella di posta certificata. I messaggi ricevuti dalla PA con questa modalità avranno valore legale. Per chi non avrà la PEC, fino al 30 novembre 2023 si provvederà alla comunicazione cartacea: dopo questa data la PEC sarà obbligatoria.