Potresti avere dei problemi alla tiroide senza accorgertene: se hai questi sintomi è meglio che tu vada da un medico.
I problemi che può crearci un malfunzionamento della tiroide sono molti e non sempre visibili, i sintomi spesso non li riconosciamo perché sono comuni, ascrivibili anche ad altri disturbi: essere particolarmente stanchi o molto nervosi non ci fa pensare ad una malattia. Ci sono alcuni sintomi che messi tutti insieme però, sono un campanello d’allarme che ci deve indurre a consultare il medico per una diagnosi.
La tiroide è una ghiandola endocrina, posta davanti alla trachea, che produce determinati ormoni essenziali per regolare le funzioni metaboliche; un organo molto importante, nel feto per esempio regola l’accrescimento corporeo, lo sviluppo del sistema neurologico. Ma a volte può non funzionare correttamente e le patologie, a cui possiamo andare incontro, non sono così riconoscibili quindi spesso portiamo avanti una situazione di malessere senza capire da dove provenga.
Ecco le patologie della tiroide e i sintomi che ci devono mettere in allerta.
Le malattie della tiroide sono molto diffuse nella popolazione, l’incidenza maggiore è nelle donne; spesso queste patologie sono asintomatiche quindi è necessario che il medico di medicina generale, nell’ambito di un controllo annuale, prescriva anche gli esami specifici della tiroide perché solo così si possono vedere alterazione e quindi farsi fare una diagnosi da un endocrinologo. Le patologie possono essere l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo o la presenza di noduli all’interno della ghiandola.
-L‘ipotiroidismo: in questo caso la tiroide produce una quantità di ormoni insufficiente al corretto funzionamento dell’organismo; si rallentano tutti i processi metabolici, inizialmente non abbiamo gravi ripercussioni ma se non curato l’ipotiroidismo è molto pericoloso. Questa disfunzione può derivare da carenza di iodio o da tiroiditi autoimmuni o anche per predisposizione genetica. I suoi sintomi sono all’inizio generici: stanchezza, stipsi, irregolarità mestruale, aumento di peso, capelli sottili, gonfiore, difficoltà di concentrazione e rallentamento dei ritmi cardiaci. Importante consultare il proprio medico per fare esami diagnostici precisi e iniziare un percorso di cura.
–L’ipertiroidismo: un eccesso di ormoni prodotti dalla tiroide, provoca un’ accelerazione dei processi metabolici con ripercussioni specialmente sul cuore. Può essere causato da tiroiditi autoimmuni (Morbo di Basedow) o da noduli. Anche in questo caso non sempre i sintomi sono subito riconoscibili ma è importante curarsi perché le ripercussioni sul cuore sono rischiose. I sintomi possono essere: tachicardia, perdita di peso e aumento dell’appetito, irritabilità, tremori, disturbi intestinali, stanchezza e disturbi del sonno, può insorgere anche l’esoftalmia (occhi sporgenti).
In tutti e due i casi, le cure sono farmacologiche ma a volte si può arrivare anche a terapie chirurgiche con l’asportazione o una terapia con iodio radioattivo. Sarà necessaria poi una terapia sostitutiva degli ormoni non più prodotti dalla tiroide. L’importante è fare prevenzione con gli esami diagnostici perché, come abbiamo detto, i sintomi spesso non sono riconoscibili.