Se sei abituato a usare WhatsApp, devi sapere alcune cose fondamentali, perché potrebbe non esserci la sicurezza che pensi.
Una delle applicazioni più usate nei nostri smartphone è sicuramente quella di WhatsApp. Questa applicazione è statunitense ed è stata creata nel 2009 per permettere alle persone di scambiare messaggi veloci e pratici.
Tuttavia, dopo le ultime novità, pare che qualcuno abbia di ridire affermando che “non c’è sicurezza” sull’app. Che cosa vorrà dire e che cosa sta succedendo?
Qui di seguito nell’articolo proveremo a chiarire tutto questo con le informazioni diffuse e con chi sta andando contro questa applicazione.
Dal 19 febbraio 2014, WhatsApp fa parte del gruppo META, impresa statunitense che controlla anche Instagram e Facebook. Secondo le ultime direttive fornite dal DSA europeo, WhatsApp dovrebbe aprirsi ad altre piattaforme di chat, ma sembra che ci siano dei problemi.
Nonostante tra pochi giorni, l’apertura debba essere effettiva e completa, ci sono alcune piattaforme che non vogliono interagire con questa app di messaggistica. Perché? Scopriamolo subito.
La norma è questa: dal 6 marzo WhatsApp dovrà permettere la interoperabilità, ovvero la possibilità di mandare messaggi ad altre piattaforme, ad altre applicazioni di chat che adesso sono sue concorrenti.
Tuttavia, non tutte le altre app di chat si sono dimostrate aperte a questa possibilità. Anzi, ce ne sono due che non vogliono aprire le proprie chat a quella del gruppo META. Si tratta di Signal e Threema.
Signal è una piattaforma di chat completamente gratis con una crittografia molto robusta, si pensa essere quella più robusta di tutte. Invece, Threema è un’app svizzera che richiede 4,99 euro per utilizzarla. Solo una volta, poi si può tenere per sempre.
Entrambe hanno rilasciato diverse interviste ai giornali tedeschi e si sono dette contrarie, attraverso i loro responsabili ovviamente, all’apertura nei confronti di WhatsApp. Non vogliono aprire a questa App e non vogliono nemmeno permettere la ricezione di messaggi da questa App.
Ma qual è il motivo? Secondo i portavoce delle due piattaforme, WhatsApp non ha sufficiente sicurezza nella crittografia. Non solo lei, ma anche Facebook Messenger, iMessage e Matrix. Collaborare con loro vorrebbe dire abbassare gli standard di sicurezza e per i responsabili di Signal e Threema non è un’opzione da tenere in considerazione.
Queste due app di chat non sono obbligate ad apire a WhatsApp. Mentre, quest’ultima è obbligata all’interoperabilità secondo il nuovo regolamento europeo sui servizi digitali perché è un “gatekepper”. Stessa cosa vale per Facebook Messenger. Invece, Telegram non corrisponde ai requisiti (per numero di utenti iscritti), quindi, non è ancora obbligata a questo passo.
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