Arianna Mihajlović in lacrime a “Verissimo”, a distanza di poco più di un anno dalla scomparsa del marito Sinisa, rivela le sue ultime parole.
Nello studio di Silva Toffanin, Arianna Mihajlović racconta gli ultimi istanti accanto a suo marito, il grande campione Sinisa Mihajlović, scomparso nel dicembre 2022 per una grave malattia, contro la quale ha lottato fino alla fine. Il 21 gennaio scorso, nel salotto di “Verissimo”, la donna si è lasciata andare alle lacrime, poche parole, rotte dall’emozione per l’uomo che ha amato.
Sinisa è stato un grande uomo, prima che un grande calciatore e allenatore. Un marito e un padre affettuoso, una persona sincera, genuina, sempre con i piedi per terra, abituato a lottare ogni giorno. Al suo fianco, l’amata moglie Arianna, la quale ha raccontato in tv gli ultimi mesi di vita, dalla scoperta della malattia fino al giorno dell’addio.
27 anni di amore, Arianna Mihajlović racconta in lacrime gli ultimi istanti di Sinisa
Insieme per 27 anni, Arianna e Sinisa si sono amati intensamente. Dalla scoperta della malattia nel 2019, una leucemia mieloide acuta, per la quale il tecnico sportivo aveva subito due trapianti di midollo osseo, è stata una continua e disperata discesa, fino alla fine. Tre anni di dubbi e di sofferenza, ma anche di lotta contro il male, periodo durante il quale Arianna ha “alternato emozioni diverse, all’inizio ero scioccata, non riuscivo a fare nulla”.
È stato un percorso difficilissimo, e la crisi dura ancora oggi. Infatti, la donna ha ammesso che “con l’aiuto di un professionista sto cercando di elaborare il lutto e di accettarlo. Alcune cose mi hanno fatto capire di dover andare avanti. Voglio vivere”. Arianna vive ogni giorno per i suoi figli, ma anche per onorare la memoria di suo marito.
Vivere per onorare il marito Sinisa: le ultime parole prima di dirsi addio
Anche lei, come Sinisa, ha un carattere forte, e non ha intenzione di lasciarsi andare. Il loro amore, Arianna lo definisce “stupendo!”, per poi aggiungere “sono felice di aver vissuto accanto a lui 27 anni, è stato un onore e un privilegio, nonostante quello che ci è capitato”. La donna rivela alcuni aspetti privati della malattia e della condizione di salute di Sinisa.
“Quando mi hanno convocata a Bergamo, dopo la terapia sperimentale, mi hanno detto che non ci sarebbe stato nulla da fare. Ma lui era forte, fino agli ultimi giorni correva e si allenava, non pensava di morire”. Tuttavia, in fondo al cuore, Sinisa conosceva il suo destino, tanto che alla moglie aveva rivelato che “gli dispiaceva di una cosa soltanto: di non vedere crescere i figli”.
Sul letto di morte, Arianna si è avvicinata a Sinisa, gli ha stretto la mano, sussurrandogli che “Amore, ci penso io ai ragazzi, vai”. E quando ha pronunciato quelle parole, l’uomo ha esalato l’ultimo respiro. Infine, Arianna ha aggiunto che “volevo dirgli tante cose, che è stato un uomo eccezionale, che sono stata fortunata, perché mi ha amata tantissimo… non gliel’ho potuto dire in vita”. Altro sportivo che sta combattendo contro “il grande male” è lo svedese Eriksson.