Non solo Titan: ecco i viaggi estremi con costi proibitivi

Il sottomarino imploso mentre cercava di raggiungere il relitto del Titanic è solo uno degli esempi di turismo estremo. Dall’Everest allo Spazio, sono tantissime le proposte, accessibili però soltanto a chi ha un portafogli adeguato: si parte da 50mila dollari.

La storia del Titan, il sottomarino imploso mentre cercava di raggiungere il relitto del Titanic in fondo all’oceano, ha portato l’attenzione sul turismo estremo. Il viaggio che è costato la vita a cinque persone non è, infatti, l’unico esempio di proposte rischiose e costose per andare alla scoperta di luoghi tanto unici quanto pericolosi. Dalla cima dell’Everest ai ghiacci dell’Antartide, passando per lo Spazio, si tratta di proposte adatte a chi ha un portafogli adeguato: si spendono almeno 50mila dollari.

Viaggi estremi e costosi: ecco alcuni esempi

Il caso forse più noto di viaggi estremi è quello di Virgin Galactic, che ha annunciato la volontà di organizzare viaggi nello Spazio a scopo commerciale. Una proposta che sembra piacere, considerato che ha raccolto già 700 adesioni. Non poche se si pensa che il biglietto costa 450mila dollari di cui 150mila da versare subito a titolo di deposito. Non a caso anche Jeff Bezos, magnate di Amazon, ha creato Blue Origin, un’azienda con il medesimo obiettivo di Virgin Galactic, che sta invitando le persone a sperimentare alcuni minuti di assenza di gravità per circa 300mila dollari.

L'Antartide, tra le mete del turismo estremo
Immagine | Unsplash @Cassie Matias – Spraynews.it

Per chi, invece, preferisce restare con i piedi per terra, c’è la possibilità di scoprire l’Antartide, terra remota e pericolosa, solitamente popolata soltanto da tecnici e scienziati. La White Desert organizza, per l’appunto, voli con prezzi che partono dai 65mila dollari. Una volta giunti in loco, è possibile alloggiare in sei camere da letto, tutte realizzate in fibra di vetro con finestre panoramiche che consentono di immergersi nel paesaggio dell’Antartide.

A metà strada tra lo spazio e i ghiacci dell’Antartide c’è, idealmente, la cima dell’Everest. Un luogo inospitale e inadatto alla vita umana dove, incredibile a dirsi, si potrebbe dover fare i conti con il sovraffollamento. Negli ultimi anni, infatti, sempre più agenzie hanno deciso di proporre ai turisti la possibilità di scalare l’Everest. Gente che può arrivare a spendere più di 50mila dollari tra permessi, attrezzatura, guide, trasporti, cibo e bombole di ossigeno. Il risultato? Cumuli di spazzatura un po’ dappertutto e, soprattutto, un aumento esponenziale dei morti. Il 2023 – spiega La Repubblica – è stata una delle stagioni più mortali sull’Everest con 17 persone che hanno perso la vita (più di 300 sono morte durante il tentativo di scalata da sempre). Ma nonostante i rischi noti, centinaia di persone si prenotano ogni anno per scalare la sua vetta.

 

 

 

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