Spettacolo

Non vuoi vedere Sanremo? Su Italia 1 stasera un film ispirato alla storia vera dei pirati somali

Venerdì 9 febbraio, in tv c’è la penultima serata di Sanremo a farla da padrona, ma in alternativa su Italia 1 c’è un bel film d’azione ispirato a una storia vera a base di pirati.

Nel maggio 2010, avvenne uno degli attacchi di pirati somali più noto degli ultimi anni, tornando a fare aumentare la preoccupazione e la tensione rispetto a questa tipologia di azioni nel mare. In sostanza, più di 350 ostaggi vennero quel giorno trattenuti da numerosi gruppi di pirati mentre una petroliera diretta in Cina è stata dirottata al largo della costa somala.

Sul posto, una nave da guerra russa, il cacciatorpediniere Shaposhnikov, come descriveva la BBC nelle cronache dell’epoca. Gli uomini a bordo della nave non potevano però attaccare, per evitare di mettere a rischio la vita degli ostaggi. L’attacco alla petroliera era avvenuto all’alba con colpi sparati da due motoscafi e subito si capì che le richieste dei pirati erano per cospicuo riscatto multimilionario.

La storia vera di un sequestro di pirati somali al posto di Sanremo

Una scena di 22 minuti (Spraynews.it)

La vicenda ha ispirato un film russo del 2014 diretto da Vasily Serikov, dal titolo 22 minuti, che Italia 1 oggi trasmette come contro programmazione al Festival di Sanremo. Come abbiamo avuto modo di ribadire, la concorrenza alla kermesse canora non è certamente agguerrita e chi cerca un’alternativa fa davvero una grande fatica a riuscire a trovare il film che fa per lui.

Certamente, chi ama l’azione e le storie di spionaggio troverà interessante questo film, che peraltro pone l’accento su una questione che viene spesso messa in secondo piano e cioè i rischi che molte navi hanno corso e corrono in mare negli ultimi anni, proprio per la presenza di individui senza scrupoli, ovvero gruppi di pirati che sono pronti a tutto, anche a fare razzia, pur di ottenere il proprio tornaconto.

Nella realtà, la crisi durò circa 24 ore, poi l’intervento dei commandos russi portò alla liberazione degli ostaggi, nelle mani di una decina di pirati: uno degli ammutinatori venne ucciso nel tentativo di riprendere il controllo della nave. C’è una differenza sostanziale tra film e realtà (non vi spoileriamo nulla, tranquilli): nella pellicola è una gasiera e non una petroliera a essere presa in ostaggio dai pirati.

Gabriele Mastroleo

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