Gli attivisti di “Ultima Generazione” tornano a farsi sentire per denunciare la posizione dello Stato Italiano circa l’emergenza ambientale. Ecco cosa è successo a Firenze stamattina
A quasi quattro mesi di distanza dal blitz di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria, i ragazzi di Ultima Generazione tornano ad agire a nel capoluogo toscano, questa volta nell’altra piazza principale: quella del Duomo e del Battistero. Esattamente tra i due monumenti storici di Firenze, entrambi caratterizzati dalle tipiche pietre bianche e verdi serpentine, macchie di un liquido rosso acceso sono apparse stamattina, intorno alle 11:15, per mano di cinque ragazzi.
Il rosso vivace, che per ora sembra essere proprio passata di pomodoro, è apparso sia sul corpo dei cinque militanti che hanno attuato la protesta, sia per terra, in una grande chiazza estesa davanti alla porta del Battistero. Quella stessa porta, una copia dorata della celebre Porta del Paradiso del Battistero di Leon Battista Alberti, non è stata coinvolta dagli schizzi, così come le pareti adiacenti.
Nessun danno è stato infatti rilevato dai tecnici dell’Opera del Duomo, che si sono subito recati sul posto, a quindici minuti dall’inizio della manifestazione. Il Battistero oggi è sempre rimasto aperto e la stessa associazione Opera del Duomo fa sapere che non sporgerà denuncia.
Questa mattina, poco dopo le 11, i cinque manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta “Non Paghiamo Il Fossile”, oltre a leggere al pubblico formatosi alcuni brani dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco, che contiene riferimenti alla crisi climatica e all’urgenza di agire. Dopo dieci minuti è arrivata una volante della Polizia Municipale e quattro dei militanti sono stati condotti alla stazione di Comando dei Vigili. Il quinto ragazzo, invece, è rimasto seduto davanti al Battistero fino alle 11:50, per poi essere stato trascinato via dai Vigili urbani mentre effettuava “resistenza passiva nonviolenta”, così l’hanno descritta gli attivisti in una nota pubblicata online da Ultima Generazione.
Quella di questa mattina è la quarta azione degli attivisti del gruppo a Firenze. Oltre a quella di Palazzo Vecchio di marzo, che aveva coinvolto direttamente l’intervento “fortuito” del sindaco Dario Nardella, precedentemente a gennaio avevano ‘colpito’ la sede regionale del Mef (Ministero Economia e Finanze), mentre a febbraio il palazzo del Consiglio Regionale di Firenze, in via Cavour.
Ancora una volta il primo cittadino si esprime in merito e sostiene: “Credo che la battaglia sull’emergenza ambientale sia da fare tutti insieme, istituzioni, società civile e associazioni, ma attaccare il patrimonio culturale, seppure solo simbolicamente, senza danni materiali in questo caso, è un messaggio sbagliato. La natura e la cultura sono due sorelle, mettere in discussione l’una per proteggere l’altra è un messaggio che non porta consenso da parte dell’opinione pubblica a questa battaglia. Rilancio l’appello ai dimostranti di Ultima Generazione di mettere da parte queste forme di protesta e sicuramente ci sarà modo di creare un dialogo costruttivo tutti insieme”.
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