Le vitamine svolgono un ruolo fondamentale per il nostro organismo e quando mancano si fanno sentire, ad esempio tramite le nostre mani.
Vi siete mai chiesti perché le vitamine si chiamano proprio così? La ragione è semplicissima e sta nella funzione vitale che esse svolgono nel nostro organismo. Nella maggior parte dei casi le vitamine, pur essendo essenziali per il mantenimento delle nostre funzioni organiche, non sono prodotte dal nostro corpo, ma devono essere assunte dall’esterno, ad esempio tramite l’alimentazione o con degli integratori.
In altri casi, invece, subentrano dei meccanismi di sintesi delle vitamine. Un esempio lampante è quello della vitamina D, che riusciamo a sintetizzare attraverso la pelle con l’esposizione solare. Molti mammiferi hanno infatti la capacità di produrre vitamina D esponendosi al sole, per poi immagazzinarla nell’organismo e attingervi durante i mesi più bui e freddi.
Molto spesso le vitamine sono idrosolubili e pertanto non si conservano nell’organismo, oppure si conservano solo in parte. In questa categoria rientra ad esempio la vitamina C, presente in gran quantità in molti ortaggi (compresa la rucola). O una vitamina del gruppo B, la B12, che risulta fondamentale per il metabolismo degli aminoacidi e degli acidi grassi, nella produzione di globuli rossi e di midollo osseo e per trasformare il cibo in energia.
Una carenza di vitamina B12, dunque, può avere conseguenze spiacevoli e andrebbe per questo evitata. Ma come possiamo capire i nostri livelli vitaminici? La risposta più scontata, ovviamente, è fare le analisi del sangue. Ma anche prestando attenzione ad alcuni sintomi si può intuire se c’è bisogno di reintegrare qualche vitamina.
Le nostre mani, ad esempio, possono aiutarci a capire un’eventuale carenza di vitamina B12, come? In presenza di bassi livelli di vitamina B12 ci potrebbe capitare di sentire dei formicolii oppure di notare che le nostre mani sono intorpidite e poco sensibili. Questa condizione potrebbe essere legata a diversi fattori, compresi quelli di natura neurologica, e andrebbe pertanto tenuta sotto controllo.
Il medico potrebbe dunque prescriverci delle analisi e degli integratori di vitamina B nel caso se ne riscontri una carenza. Anche tramite la dieta si può ovviare a questo problema: la B12 è contenuta in molti alimenti, in particolare carne, pesce, fegato, uova o latte. Vien da sé che chi segue una dieta vegana o vegetariana, avendo rinunciato a tutti o a gran parte degli alimenti ricchi di vitamina B, potrebbe riscontrarne una carenza.
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