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Occhio alle gengive: potrebbero essere il segnale di condizioni molto pericolose

Prendersi cura del proprio cavo orale è molto importante, poiché veicolo di molte malattie che possono diffondersi anche in altre parti del corpo

Il nostro organismo è un sistema perfetto, ciò nonostante ha bisogno di essere salvaguardato per poter funzionare al meglio. Le diverse zone del corpo hanno una forte correlazione tra di loro e un problema sorto in un organo potrebbe essere stato causato da tutt’altro. Questo è un po’ il caso del cavo orale, più nello specifico delle gengive, che sono una zona veicolo di malattie che possono sorgere o espandersi altrove.

Lo studio si deve alla Boston University, che ha messo in correlazione la cattiva igiene orale e, di conseguenza, i problemi gengivali con l’insorgenza di problematiche molto più serie. Sappiamo già da tempo che la malattia gengivale è stata anche collegata al cancro del colon e alle malattie cardiache. Oggi, però, la ricerca fornisce una panoramica di come i batteri orali siano in grado di farsi strada verso il cervello.

Attenzione alle gengive: se non sono in salute, il rischio è alto

Una cattiva salute orale può portare a cambiamenti nelle cellule che difendono il cervello dalla placca amiloide. Questo innalza esponenzialmente il rischio di sviluppare la demenza, per via dell’intaccamento della placca sulle cellule cerebrali. La placca è un tipo di proteina associata alla morte cellulare e al declino cognitivo nelle persone con malattia di Alzheimer.

La scarsa cura orale può scatenare la demenza foto: Ansa – (spraynews.it)

Sostanzialmente, quindi, se non ci si prende cura dell’infiammazione e dell’infezione orale, non si può davvero prevenire malattie sistemiche come l’Alzheimer. Da tempo, peraltro, si sospetta che l’infiammazione associata alla malattia gengivale possa attivare una risposta infiammatoria nel cervello, ma oggi abbiamo la conferma.

Ma in che modo il male viaggia dalla bocca fino al cervello? La malattia gengivale provoca lo sviluppo di lesioni tra le gengive e i denti. È una ferita aperta che consente ai batteri della bocca di entrare nel flusso sanguigno e di circolare in altre parti del corpo.

Ovviamente, come sempre accade, la ricerca è sempre qualcosa in divenire. Anche questa importante scoperta è fin qui ancora parziale: riconoscere come i batteri orali causano la neuroinfiammazione aiuterà gli scienziati a sviluppare strategie molto più mirate. Ma sicuramente studio suggerisce che per prevenire la neuroinfiammazione e la neurodegenerazione, sarà fondamentale controllare l’infiammazione orale associata alla malattia parodontale.

Claudio Rossi

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