Ogni adolescenza coincide con la guerra: come evitare scontri con i propri figli sull’orario di ritorno a casa

Come comportarci sulla voglia dei nostri figli di tornare tardi? Gli esperti provano a darci delle risposte per non fallire

Ci siamo passati tutti. I divieti dei nostri genitori, le raccomandazioni sul non fare tardi e, per chi pativa maggiore severità, anche il coprifuoco sull’orario di rientro a casa. Oggi molti di noi sono passati “dall’altra parte della barricata” e, quindi, tocca imporli i divieti e gli orari da rispettare. Ma è davvero giusto che sia così? Ecco come evitare gli scontri generazionali che possono ferire i nostri ragazzi.

Da sempre, proprio perché ci siamo passati, sappiamo bene che gli adolescenti hanno bisogno di limiti e regole, ma anche di flessibilità e fiducia. La questione dell’uscita è una delle questioni che solitamente provocano maggiori conflitti. Ce lo ricordiamo bene. Chissà come hanno deciso i nostri genitori quando fosse il momento giusto di darci maggiori libertà.

Già perché fosse per noi, da adolescenti, saremmo tornati ogni sera tardissimo. E, ovviamente, non possiamo pretendere aspirazioni diverse da chi è adolescente oggi. Ma questa legittima (ma, forse, un po’ frettolosa) voglia di libertà può creare non pochi problemi, sia se viene concessa, sia se viene negata.

Evitare gli scontri con i figli sull’orario di rientro

Ma cosa dicono gli esperti psicologi su questo tema così spinoso? Per gli esperti c’è un momento chiave in cui ai ragazzi bisogna dare maggiore autonomia nell’orario di rientro, ed è quello in cui, iniziano le “provocazioni”. Quindi quando iniziano ad arrivare intenzionalmente tardi, a mentirci, a rompere le promesse. Significa che è necessario un approccio diverso.

Come dare orari ai propri figli
Il rapporto deve essere di fiducia e responsabilità, non distruttivo – Spraynews.it

Così facendo, spiegano gli esperti, si fanno passare i giovani dalla fase dell’obbedienza ai genitori a quella della responsabilità, dell’obbedienza a sé stessi.  Anche i genitori (almeno quelli saggi) vogliono che i loro figli siano responsabili, anche se a volte indugiano sull’obbedienza. Ma gli esperti sostengono che liti o rimproveri non incoraggiano la responsabilità negli adolescenti.

Man mano che i bambini crescono, il controllo su di loro dovrebbe diminuire gradualmente. Questo è essenziale per farli maturare. Ciò vale non solo per gli orari ma in altre aree vitali come i vestiti che indossano, l’aspetto con cui appaiono, l’ordine della loro camera da letto o ciò che pubblicano sui social network.

Tutto dev’essere frutto di una negoziazione, anche se negoziare con gli adolescenti non è affatto semplice.  Anche aspettarli svegli è un indicatore di preoccupazione mal gestita, poiché gli adolescenti la percepiranno come una mancanza di rispetto e di fiducia. Gestire le preoccupazioni è una delle abilità genitoriali più difficili, ma è più efficace per promuovere la responsabilità se esercitata con buone pratiche. Insomma, ancora una volta, essere genitori si dimostra essere il mestiere più difficile al mondo.

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