Arce è un comune laziale di circa 5mila abitanti dove oltre 20 anni fa si è consumato il giallo dell’omicidio della giovane Serena Mollicone.
Serena Mollicone oggi avrebbe 41 anni e sarebbe una giovane donna che magari aveva realizzato la maggior parte dei sogni di quando di anni non ne aveva compiuti ancora 19 e sparì nel nulla: era il primo giugno 2001 e il suo corpo privo di vita verrà ritrovato appena 48 ore dopo. Da allora, da quel giorno di giugno di 23 anni fa, la morte della ragazza è diventato uno dei cold case più noti della recente storia italiana.
La giovane, il primo giugno 2001, si recò all’ospedale di Isola del Liri per un esame, poi acquistò della pizza e fece altri giri. Aveva un appuntamento con Michele Fioretto, un 26enne di un paese vicino con cui aveva una relazione, poi doveva finire di compilare la tesina della maturità, alla quale si preparava. Era attesa a casa, ma non ci rientrerà mai.
Serena Mollicone frequentava appunto l’ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico a Sora e aveva tante passioni, come quella per la musica: era orfana di mamma da quando aveva sei anni e viveva con il padre Guglielmo, aveva anche una sorella maggiore, Consuelo. Al caso della sua morte sono state dedicate pagine e pagine di articoli, oltre che molti speciali televisivi: una recente ricostruzione è stata fatta dalla criminologa Roberta Bruzzone.
Ma cosa è successo alla giovane? La 19enne venne trovata cadavere due giorni dopo la scomparsa, il 3 giugno, in un boschetto ad Anitrella, con segni di violenza. Inizialmente fu indagato Carmine Belli, un carrozziere, ma nel 2004 fu prosciolto da ogni accusa. Qualche anno dopo il proscioglimento, avviene un episodio che è destinato a segnare la svolta nelle indagini: il carabiniere Santino Tuzi si suicidò.
Era il militare dell’Arma che aveva sostenuto la tesi che Serena Mollicone quel giorno della scomparsa si era recata in caserma. Nel 2011, vennero indagati l’ex maresciallo Franco Mottola, sua moglie e suo figlio: stando alla ricostruzione, che però a oggi non è avallata da alcuna sentenza, il figlio di Mottola sarebbe stato lo spacciatore del paese e la ragazza si era recata in caserma per denunciarlo.
I primi esiti sui tre indagati non furono positivi e si archiviò la loro posizione, poi nel 2016, il GIP chiese la riesumazione del corpo di Serena, e nel 2017 furono scoperte anomalie, come la sparizione degli organi genitali. Secondo successivi accertamenti tecnici, l’omicidio sarebbe avvenuto in caserma e infine si è arrivati a indagare sulla famiglia Mottola e altri due carabinieri.
I nuovi indagati sono Vincenzo Quatrale per concorso esterno in omicidio, e Francesco Suprano per favoreggiamento. Il processo iniziò nel marzo 2021, e nel luglio 2022 tutti e cinque gli imputati furono assolti per “non aver commesso il fatto”. Nel frattempo, Guglielmo Mollicone è morto senza mai sapere chi abbia ucciso la figlia e soprattutto dopo l’assurdo episodio che lo aveva portato a essere interrogato.
In queste settimane, è ripreso il processo di Appello per il giallo di Arce, con la pubblica accusa che prova a ribaltare la sentenza di primo grado: intanto gli anni passano e ora è la sorella di Serena, Consuelo Mollicone, in prima linea per la ricerca della verità su questa morte sconcertante.
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