La conduttrice italo-francese Ema Stokholma ha vissuto momenti di panico e rivelato: “Ero quasi morta”. I dettagli della vicenda
La vita dei personaggi del mondo dello spettacolo attira spesso l’attenzione del pubblico. Molte persone, infatti, tendono ad avere un interesse quasi morboso nei confronti di vip e star di successo. Tutto ciò che accade a personaggi noti appare come qualcosa di straordinario e c’è dunque desiderio di scoprirlo. Tuttavia si tende spesso ad ipotizzare che tutti coloro che lavorano nel mondo dello spettacolo possano avere una vita priva di problemi e senza grosse preoccupazioni.
Purtroppo non è assolutamente così, dato che anche i vip piangono. Contrariamente a quanto possa apparire, i personaggi famosi possono avere alle spalle delle vicende molto dolorose. Non sempre è facile parlare del proprio passato e non è certo piacevole condividere e rivivere dei momenti difficili. Parlarne, però, aiuta a superare il dolore ed è per questo che molte star decidono di rilasciare dichiarazioni riguardo la loro vita privata con annesse gioie e momenti duri.
Ema Stokholma oggi appare come una professionista stimata e sicura di sé. La giovane, tuttavia, ha alle spalle un passato davvero molto triste, fatto di abusi e violenze. Per tutto il corso dell’infanzia e dell’adolescenza Ema ha dovuto sopportare le vessazioni fisiche e psicologiche da parte della madre. Tenta più volte la fuga per salvarsi, riuscendo a scappare solo all’età di quindici anni. I drammi, però, vanno combattuti a viso aperto e per questo motivo la speaker ha scelto di affrontare le ferite del passato, tornando nella sua città natale.
Ema Stokholma nasce in Francia a Romans-sur-Isere. Ad appena quindici anni lascia la sua cittadina natale, per raggiungere il padre a Roma. La sua carriera artista ha inizio in Italia e per questo motivo decide di rimanere in pianta stabile nel Belpaese. I brutti ricordi la spingono a non far ritorno in Francia.
Dopo anni in cui non ha messo più piede nella sua terra natia, la conduttrice radiofonica ha dovuto far ritorno a Romans-sur- Isere per sbrigare una pratica. Tale incombenza burocratica l’ha messa di fronte ad una dura realtà: rivivere i momenti più brutti della sua vita. Sembrerebbe impensabile che una madre possa volere il male dei propri figli, ma a quanto pare ad Ema e suo fratello è toccata in sorte la peggiore delle madri possibili.
In uno sfogo sul suo profilo Instagram la speaker ha raccontato le emozioni provate durante il ritorno in patria. A distanza di anni il dolore della giovane donna non è svanito “Non ci ero più tornata a Romans-sur-Isere. che ci tornavo a fare nel posto in cui ero quasi morta?” scrive Ema. Non tutti avrebbero avuto il suo coraggio, ma ha scelto anche di visitare la casa in cui ha vissuto da bambina e luogo in cui si sono consumate le mostruose violenze.
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