Pasqua si avvicina: ho preparato une delle ricette che faceva sempre mia nonna in questo periodo. Una prelibatezza che dura negli anni e che accontenta tutti i palati. Venite a scoprire di cosa si tratta e la ricetta che si tramanda da generazioni.
In questo periodo che ci avvicina alle festività pasquali sono tante le ricette che ci prepariamo a cucinare per la gioia di tutta la famiglia. Andando a scavare nei ricordi del passato, ho tirato fuori qualche giorno fa un vecchio diario che mia nonna teneva nascosto a tutti e nel quale aveva appuntate tutte le sue ricette segrete. E che usava soprattutto nei peridi dell’anno caratterizzati dalle feste.
Uno di questi momenti era proprio questo, quello di Pasqua. Tanti solo i piatti tipici nella tradizione italiana, non solo primi e secondi, ma soprattutto dolci e rustici, che nella tradizione napoletana sono infiniti. Uno di questi rappresenta una vera icona di napoletanità, un simbolo conosciuto in tutto il mondo, e che tanto piace anche ai turisti che visitano la città partenopea in queste settimane.
Parliamo del casatiello, un rustico che piace davvero a tutti, e che sembra mettere d’accordo tutti i palati, anche i più raffinati. Dal diario della nonna, che aveva una grandissima passione per la cucina e per le tradizioni, ho preso questa ricetta, che condivido con voi. Potete preparare questo rustico nel periodo delle feste e usarlo come aperitivo ma anche per accompagnare un secondo a tavola.
Il casatiello napoletano: come lo faceva mia nonna
Parliamo di una vera icona della cucina napoletana, che incarna secoli di storia, ricette tramandate e un legame profondo con la cultura gastronomica. La storia del casatiello si perde tra le pieghe del tempo, ma la sua origine risale probabilmente all’epoca romana, quando i forni domestici e i gesti della panificazione erano parte integrante della vita quotidiana.
Tuttavia, il termine “casatiello” sembra avere radici medievali, derivando dalla parola “casatura”, che indicava un pagamento in natura effettuato da contadini ai signori feudali. Questo legame con il sistema feudale suggerisce che il casatiello potesse essere un dono offerto ai signori in cambio di favori o protezione.
La ricetta del casatiello di mia nonna è semplice: la base è un impasto lievitato, preparato con farina, lievito di birra, sale e acqua, che viene lavorato fino ad ottenere una consistenza elastica e morbida. La parte più distintiva del casatiello è la presenza di formaggio, tradizionalmente pecorino, tagliato a cubetti e distribuito uniformemente nell’impasto. Ma la caratteristica che lo rende come un piatto unico è l’inserimento di salumi, come pancetta e salame, che conferiscono al piatto un sapore robusto e deciso.