Durante il volo è possibile utilizzare il wifi e il bluetooth, ma non la parte telefonica, per quale motivo? Ecco la spiegazione scientifica
Il membro dell’equipaggio o l’assistente di volo attiva il microfono e avvia l’annuncio di routine prima del decollo. Tra le altre cose, viene ricordato che dopo il decollo è consentito utilizzare i telefoni cellulari, ma solo in “modalità aereo”. Questo annuncio viene ripetuto circa sessantamila volte al giorno, corrispondente al numero di decolli dei 25mila aerei di linea che attraversano i cieli sopra città, continenti, mari e oceani. Tuttavia, la maggior parte dei passeggeri a bordo ignora il motivo per cui è richiesto di spegnere i cellulari e i computer. C’è incertezza se ciò possa causare problemi come la caduta dell’aereo o un allarme, oppure se non abbia alcun effetto. La risposta rimane sconosciuta, ma finalmente ogni dubbio verrà sciolto.
Con l’arrivo dell’estate e con il persistere della tregua dalla pandemia, si è ripresentata, per fortuna, l’opportunità per milioni di persone di riprendere a viaggiare, magari includendo viaggi in aereo. Questa esperienza comporta l’accesso alle navicelle aeree, e data la scomparsa dell’obbligo di spegnere i dispositivi elettronici, in particolare i telefoni cellulari ma anche tablet e computer (seguendo le direttive del personale di volo e delle compagnie aeree, oltre a regolamenti specifici di certi paesi), si deve invece attivare la “modalità aereo” durante le fasi di decollo e atterraggio, limitando l’uso a wifi e bluetooth solo durante la parte di volo costante.
La “modalità aereo” (o “uso in aereo”) rappresenta una specifica impostazione (facilmente raggiungibile tramite l’interfaccia delle versioni più recenti di Android e iOS/iPadOS), che disattiva tutti i sistemi radio del dispositivo: in particolare le trasmissioni per la telefonia (chiamate e dati), il wifi e il bluetooth, ma anche altri possibili metodi di trasmissione del dispositivo.
Perché è necessario spegnere la parte radio del telefono e degli altri dispositivi durante decollo e atterraggio? È una domanda legittima, dato anche che durante la fase di crociera è possibile tenere acceso sia bluetooth che wifi anche per usare le proprie cuffie o per collegarsi alla rete wireless di bordo, offerta da un numero sempre maggiore di vettori aerei.
Ma quando è nato il divieto? Negli Stati Uniti, nel 2000 la Federal Aviation Administration impose il divieto, che fu istituito in Europa quasi simultaneamente da vari enti nazionali per la sicurezza nel trasporto aereo, come ad esempio l’Ente nazionale aviazione civile (ENAC) in Italia. Inizialmente, il divieto non riguardava solo l’accensione di telefoni cellulari e computer portatili, ma si estendeva anche ad apparecchi come lettori CD, minidisc e persino stampanti.
Queste restrizioni furono motivate dalla preoccupazione che le emissioni elettromagnetiche degli apparecchi potessero interferire con l’avionica digitale presente a bordo, una tendenza sempre più diffusa dagli anni ’80. Gli aerei costruiti in Europa dalla Airbus, per esempio, adottarono fin dall’inizio un sistema di avionica digitale e comandi fly-by-wire. Questo sistema implica che i comandi nella cabina di pilotaggio non agiscono fisicamente sugli attuatori, ma inviano impulsi elettrici. Ad esempio, nella serie Airbus A320, il controllo di volo funziona come un joystick, traducendo i movimenti del pilota in segnali digitali per gli attuatori del timone e degli alettoni.
La preoccupazione era che le onde radio e i campi elettromagnetici generati dai dispositivi dei passeggeri potessero interferire direttamente con i computer di bordo e con i segnali elettronici presenti nella struttura dell’aereo, sia attraverso sovrapposizione che induzione.
Col passare del tempo, la questione è stata risolta grazie a norme internazionali più rigorose per la schermatura dei dispositivi dei consumatori e al rinnovamento dei sistemi aerei (un’attività costante nell’ambito dell’aviazione per mantenere le certificazioni dei velivoli), garantendo che non siano suscettibili a interferenze.
È rilevante sottolineare che non è mai stato registrato ufficialmente un incidente aereo causato da un telefono cellulare acceso. Pertanto, a partire dal 2013, la Federal Aviation Administration negli Stati Uniti ha concesso ai passeggeri di continuare ad utilizzare i loro dispositivi cellulari, a condizione che attivino la “modalità aereo”. La stessa autorizzazione è stata estesa in Europa. Per le compagnie aeree e i produttori dei velivoli e dei sistemi di bordo, è persino vantaggioso che i dispositivi dei passeggeri siano compatibili, poiché l’utilizzo della connessione in volo tramite Wi-Fi o piccole celle GMS o LTE rappresenta una fonte di reddito aggiuntiva e un servizio richiesto dai viaggiatori.
Tuttavia, la presenza di telefoni cellulari con funzionalità telefoniche attive o di tablet e computer dotati di SIM e connessi rappresenta una sfida significativa per gli operatori di telefonia mobile. Le infrastrutture terrestri delle reti di telefonia mobile sono strutturate in celle ottimizzate per gli ostacoli presenti a terra, poiché sono tarate per terminali che si spostano a bassa altezza e a velocità contenute. D’altro canto, l’eventualità di avere potenzialmente migliaia di dispositivi mobili che viaggiano a velocità fino a 900 chilometri all’ora a un’altitudine di dieci chilometri o lungo i percorsi di avvicinamento all’atterraggio, può causare interruzioni e problemi nella rete. Queste situazioni si sono verificate più volte, generando sfide per le torri di telefonia situate vicino agli aeroporti.
Viaggiare in aereo rappresenta una delle attività più sicure al mondo, anzi, secondo le statistiche del settore dei trasporti, è addirittura la modalità più sicura in assoluto. Gli aeroplani sono ambienti incredibilmente controllati e sicuri, soggetti a un alto grado di monitoraggio.
Tuttavia, è importante ricordare che un aereo, pur essendo un cilindro di alluminio e fibra di carbonio, sfreccia nei cieli a velocità vicine a quelle del suono e contiene notevoli quantità di carburante ad alta combustione. Soprattutto nelle fasi critiche del volo come il decollo e l’atterraggio, quando le anomalie e gli incidenti sono più probabili, è essenziale che i passeggeri seguano le istruzioni, rimangano attenti e preparati. In queste circostanze, non utilizzare telefoni, tablet o dispositivi simili è fondamentale: è importante rimanere connessi all’ambiente circostante, ascoltare le istruzioni dell’equipaggio e rimanere liberi da distrazioni per poter seguire le procedure di evacuazione se necessario. Anche se le persone che lavorano nel settore assicurano che di solito nulla accade, è cruciale rimanere sempre all’erta.
Oltre ai potenziali problemi legati alla rete telefonica a terra e alle questioni di attenzione dei passeggeri, esiste un terzo motivo (anche se raro) per cui è consigliabile spegnere i telefoni cellulari: le possibili interferenze durante l’atterraggio strumentale.
È importante considerare che le regole dell’irraggiamento elettromagnetico non seguono criteri algebrici: il numero di telefoni attivi (siano essi molti o pochi) non modifica l’irraggiamento complessivo. Tuttavia, con numerosi telefoni attivi, ci sono più punti di emissione all’interno dell’aereo, aumentando quindi la probabilità che uno di essi si trovi nelle vicinanze di un sensore critico utilizzato nel volo strumentale.
Il momento in cui è necessario che venga spento tutto il possibile (o comunque che sia schermato) è quando l’aereo compie un atterraggio di categoria tre, cioè totalmente strumentale e svolto dalla macchina autonomamente e non dal pilota. Questo accade quando le condizioni atmosferiche non consentono ai piloti di avere un contatto visivo con i segnali sulla pista.
In caso di nebbia o brutto tempo, se l’aeroporto e l’aereo hanno le caratteristiche giuste, la procedura viene lasciata alle macchine, che seguono una serie di vettori radio in maniera automatica. Avere delle interferenze, per quanto minime, in questa fase potrebbe essere potenzialmente critico e quindi i piloti e il personale di bordo solitamente si raccomandano non solo che tutto sia spento, ma anche di verificare che sia effettivamente così.
In realtà questo tipo di atterraggi non solo è molto sicuro (certamente più di uno con due piloti che non riescono a vedere la pista) ma avviene anche molto raramente, meno dello 0,01% delle volte, e moltissime persone che volano di frequente non si sono mai trovate in una situazione del genere. Una situazione che, d’altro canto, è perfettamente sicura. E lo diventa un po’ di più se il telefonino e il tablet sono spenti.
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