La morte del giornalista Andrea Purgatori, scomparso improvvisamente lo scorso luglio, fa ancora discutere: la verità rivelata dalla perizia.
Nel luglio del 2023, il popolare giornalista, nonché amatissimo volto televisivo, Andrea Purgatori, moriva in circostanze misteriose. La sua è stata una morte inattesa, che ha scioccato il mondo dello spettacolo. Nel corso dei mesi si sono fatte numerose ipotesi sulla sua morte, alcune anche scioccanti, come quella legata alla riapertura del caso Orlandi.
La misteriosa scomparsa della giovane Emanuela Orlandi, infatti, era stata seguita sin dall’inizio, in quel tragico giugno 1983, dallo stesso Purgatori, all’epoca 30enne, le cui inchieste per il Corriere della Sera facevano discutere l’Italia intera, talvolta rivelando oscure verità. Al di là delle supposizioni, che cosa ha rivelato la perizia sul suo corpo?
La perizia sul corpo del giornalista Andrea Purgatori: cosa è stato scoperto
La perizia effettuata sul corpo di Purgatori avrebbe rivelato una doppia certezza, riportata dal Corriera della Sera, giornale per il quale il giornalista ha lavorato dal 1976 al 2000, diventando uno dei giornalisti d’inchiesta più stimati in Italia. Ma quali sono queste due certezze emerse? La prima è che nessuno dei medici di Villa Margherita a Roma è riuscito a capire che malattia avesse.
Si trattava di endocardite, ossia un’infezione alle valvole cardiache, che Purgatori aveva, oltre al tumore ai polmoni. La seconda certezza è che le cure, da parte dei medici, avrebbero potuto allungargli la vita. “Sarebbe bastata una semplice terapia antibiotica”, si legge nelle carte. Eppure, nella consulenza richiesta dal pm Giorgio Orano, si riscontra una “omessa prescrizione di accertamenti clinici sulla diagnosi di endocardite infettiva”.
Queste omissioni risultano ascrivibile a imperizia, quindi superficialità da parte dei medici. La famiglia di Purgatori ha denunciato i medici curanti e ora i responsabili sono indagati per omicidio colposo. In particolare, si sta indagando sul ricovero del 16 giugno, quando indizi di una endocardite sarebbero emersi chiaramente. Invece, i medici sarebbero intervenuti con procedure errate.
Le procedure errate per le cure di Andrea Purgatori
Nonostante il malessere significativo di Purgatori, i medici avrebbero applicato altre cure, non necessarie. Sempre sulle carte riportate dal Corriere della Sera si legge che “sarebbe stato opportuno valutare altre ipotesi diagnostiche… come un set di emocolture e richiedere una consulenza infettivologica. Gli accertamenti avrebbero potuto intercettare il patogeno responsabile di eventi frebbrili e di endocardite, con successiva richiesta di trasferimento in altra struttura”.
Le successive verifiche, svolte al Policlinico Umberto I, hanno immediatamente evidenziato un’endocardite batterica. Inoltre, la perizia ha escluso metastasi nel cervello, cosa che invece, a Villa Margherita, i medici curanti avevano supposto, applicando anche una radioterapia rivelatasi inutile. La famiglia Purgatori, assistita dall’avvocato Alessandro Gentiloni Silveri, ha parlato di “sviamento della corretta diagnosi e terapia”.