Perché le lancette degli orologi nelle pubblicità sono sempre puntate sulle 10.10? Scopriamo il segreto di questa scelta di marketing
Il mercato degli orologi è molto competitivo, motivo per cui ogni anno agenzie pubblicitarie ed esperti di marketing si siedono a tavolino per dare vita a pubblicità sempre più sorprendenti ed efficaci. Prima di addentrarci e capire alcuni dei messaggi subliminali che si nascondono dietro le pubblicità degli orologi, scopriamo quali sono alcuni famosi marchi e che strategie pubblicitarie hanno scelto per la loro brand identity:
Rolex: per dimostrare l’impermeabilità dei suoi orologi, durante gli anni ’20 allestì le vetrine con veri e propri acquari in cui esporre i famosi orologi con tanto di pesci rossi. L’idea ebbe così tanto successo che Rolex utilizzò il tema dell’acqua fino agli anni ’60 e tutt’ora ambienta sott’acqua la campagna per l’orologio Rolex Deepsea.
Victorinox: per il suo 130° anniversario, ha voluto dare prova dell’incredibile resistenza dei suoi orologi sottoponendoli a sfide impossibili, come essere investititi da un camion, essere buttati in acqua bollente, congelati o lavorati con una sabbiatrice. Gli orologi hanno retto e ne sono usciti vincitori, un po’ come Victorinox.
Omega: il modello Moonwatch di questo famoso marchio di orologi è approdato nello spazio. Infatti Buzz Aldrin camminò sulla Luna con questo modello al polso e rese un normalissimo cronografo, chiamato Speedmaster, il Moonwatch che conosciamo oggi.
Hublot: il marchio ha deciso di utilizzare un volto tumefatto come strategia di marketing. Sì, avete capito bene. Nel 2010 l’ex boss della formula 1 Bernie Ecclestone venne derubato del suo orologio Hublot. Ecclestone inviò alla marca la foto del proprio volto tumefatto chiedendo che venisse utilizzata con la scritta: “Ecco cosa si arriva a fare per un Hublot”. Un classico esempio del “purché se ne parli”, molto diffuso nel marketing.
Cosa accomuna queste pubblicità? Le lancette sono posizionate quasi nello stesso punto, ovvero alle 10.10. Segno che già prima dell’elaborazione della vera e propria teoria di marketing che prevede di posizionare le lancette sulle ore 10.10, i grandi marchi avevano già intuito che poteva funzionare meglio per vendere.
La pubblicità che funziona meglio è quella che non sembra pubblicità e che in qualche modo ci parla di nascosto, facendo leva su un’ esigenza o un bisogno in modo velato.
Per questo motivo i messaggi subliminali, letteralmente sub-limine, ovvero al di sotto della superficie, sono particolarmente efficaci. Questi messaggi non sono percepiti in modo consapevole dalla mente umana, ma la influenzano in modo sottile e indiretto.
Un messaggio subliminale può nascondersi nel dettaglio di un’immagine, di un logo, all’interno di un film o di un video musicale. Praticamente attraverso qualsiasi touchpoint (punto di contatto della comunicazione) decidiamo di utilizzare.
Un esempio famoso di messaggio subliminale lo troviamo nell’iconica scena di James Bond che ordina un Martini: qui il messaggio subliminale ci induce a pensare: “Se uno come lui lo beve, allora devo provarlo anch’io“.
Un altro esempio di messaggio subliminale è il logo di Amazon. In questo caso il messaggio subliminale è nascosto nella freccia che ci ricorda un sorriso. Infatti, la freccia collega la a alla z, un po’ come a dirci che sul sito di Amazon troveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, proprio dalla a alla z.
Ma per stare in tema orologi, la Rolex sceglie degli ambassadors molto conosciuti e sponsorizza eventi relativi alla Formula 1 o al tennis per sottolineare il suo target di riferimento elitario. Anche questo è un messaggio subliminale che sembra dirci: “Se vuoi essere alla loro altezza, anche tu devi portare un Rolex“.
Le lancette degli orologi di qualsiasi marchio o modello, nelle pubblicità sono sempre posizionate in modo da indicare un orario preciso, ovvero le 10.10. Non si tratta di un numero fortunato o scaramantico, ma di un vero e proprio messaggio subliminale.
Poste in questo modo le lancette vanno ad incorniciare il logo del marchio posizionato poco al di sotto delle ore 12.00 del quadrante, proprio in centro alla V formata dalle due lancette. Inoltre, la simmetria delle lancette ha un ruolo essenziale in questa decisione: favorisce l’armonia e un senso di ordine e precisione a livello subconscio.
Un’ ulteriore conferma dell’efficacia della posizione delle lancette sulle 10.10 arriva direttamente dalla psicologia. Infatti, le lancette che puntano verso l’alto hanno un impatto positivo sul cervello che tende ad associarle ad un sorriso. Il quadrante tondo e la forma a V delle lancette suggeriscono alla nostra mente un volto sorridente.
Nel 2017 alcuni ricercatori del Dipartimento di Psichiatria e Neuropsichiatria dell’Università di Tubinga, in collaborazione con altri istituti, pubblicarono uno studio proprio su questo tema.
L’esperimento vedeva come protagoniste 46 persone che dovevano visionare 60 fotografie di orologi. Le lancette di alcuni di questi orologi puntavano le 10.10, quelle di altri puntavano le 8.20, altri ancora le 11.30.
I risultati non lasciarono alcun dubbio: i partecipanti preferivano gli orologi con orario 10.10, sia a livello di preferenza di gusto, che a livello di intenzione d’acquisto.
Venne chiesto ai partecipanti di indicare, su una scala da 1 a 10, quanto il quadrante ricordasse un’espressione facciale. Questa sensazione risultò amplificata negli orologi che indicavano le 10.10. La percezione di un volto sorridente, quindi, andava a creare un effetto positivo sull’umore dei partecipanti che dimostravano una maggiore propensione ad acquistare orologi fissati sulle 10.10 rispetto agli altri.
Apple con il suo Apple Watch ha deciso di andare contro corrente e impostare come orario le 10.09, come a voler dire alla concorrenza: “Noi arriviamo sempre prima di voi, anche solo di un secondo”.
L’orario cambia, invece, per gli altri dispositivi Apple (Tablet, iPhone e Mac) che rimangono impostai sulle 9.41. Ovvero l’orario in cui Steve Jobs presentò per la prima volta il primo modello iPhone il 9 gennaio 2007, dando il via all’ascesa di Apple.
In conclusione, il mercato degli orologi è molto competitivo e sempre alla ricerca della strategia marketing migliore: ogni casa produttrice cerca di battere sul tempo l’altra, per arrivare per prima sul polso dei clienti. Ad oggi, per vendere pare che i messaggi subliminali legati all’orario funzionino meglio del volto tumefatto di Ecclestone.
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