Perché San Valentino è il protettore degli innamorati? La storia

Il 14 febbraio si celebra San Valentino, il protettore degli innamorati, ma chi è stato in realtà e perché ha dato origine alla ricorrenza?

Il 14 febbraio è il giorno di San Valentino, la festa più attesa da tutti gli innamorati del mondo. In questa ricorrenza si celebra San Valentino, il Santo protettore di tutte le coppie, ma qual è la sua vera storia e perché è nata questa festa? In realtà, la festa dell’amore e della fertilità veniva celebrata in era pagana, durante il mese di febbraio.

La Chiesa, poi, come per ogni festa dell’anno, si è appropriata del culto pagano, associando un giorno di febbraio alla nascita dell’amore. Nel periodo di febbraio, infatti, secondo il Cattolicesimo, ci si prepara alla rinascita. San Valentino era un vescovo martire di Terni, vissuto a cavallo del II e III secolo. Durante gli anni di prigionia, Valentino si innamora di una ragazza cieca, figlia del suo carceriere.

La vera storia di San Valentino, protettore degli innamorati: le origini della festa dell’amore

Calici di spumante e rose rosse simboli d'amore
Calici di spumante e rose rosse simboli d’amore (Spraynews.it)

Papa Gelasio I, nel V secolo, istituisce il giorno di San Valentino come festa cristiana dell’amore, indicando il 14 febbraio come festa degli innamorati di tutto il mondo. Durante il medioevo, però, è lo scrittore britannico Geoffrey Chaucer ha consacrare al culto dell’amore proprio il 14 febbraio, che celebra Santo Valentino.

Chaucer, vissuto nel XIV secolo, autore del leggendario “I Racconti di Canterbury”, nel suo poema “The Parliament of Fowls” accosta il dio Cupido al Santo Valentino, dando origine al culto del 14 febbraio. Il giorno di San Valentino, dunque, è una rielaborazione in chiave cattolica del rito pagano della fertilità, che si svolgeva nell’antica Roma a partire dal IV secondo a.C. per omaggiare Lupercus, il dio della fertilità.

Durante i lupercali, che si svolgevano per diversi giorni a metà febbraio, uomini e donne si univano carnalmente con chi capitava, spinti solo dall’attrazione, per procreare. Per partecipare alle unioni, bisognava iscriversi e mettere il proprio nome all’intero di un’urna. Un ragazzino, poi, aveva il compito di estrarre un nome maschile e uno femminile, creando così la coppia che si sarebbe unita.

Chi era il martire Valentino e cosa rappresenta per la storia

Ovviamente, la Chiesa, a un certo punto della storia, elimina la festa di Lupercus, considerata immorale, per sostituirla con San Valentino, che invece celebra l’amore di coppia, un sentimento puro. Ma chi era il martire Valentino? Era un vescovo nato a Terni (l’antica Interamna) nel 176, da famiglia pagana, convertitosi al cristianesimo da adolescente.

Per via della sua religione, venne perseguitato dai pagani, fu arrestato, lasciato in prigione per anni, dove venne liberato anni dopo. Morì nel 273 per mano di un soldato, durante uno scontro sulla via Flaminia. San Valentino professava l’amore vero di coppia, e si racconta che abbia unito in matrimonio tanti innamorati.

I biglietti di San Valentino, invece, vengono inventati alla fine del 1800. L’imprenditrice americana Esther Howland ha avuto l’intuizione di creare appositi bigliettini d’amore, da accompagnare ai classici regali tra innamorati. A proposito di San Valentino, ecco qualche meta romantica dove recarsi con il proprio partner.

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