Quasi tre quarti di secolo in compagnia degli italiani, stasera su Rai1 in tanti ci spiegheranno perché Sanremo è Sanremo.
Il Festival di Sanremo è qualcosa che accade una volta all’anno, dura una settimana, ma lascia davvero tanti strascichi per un periodo relativamente lungo. Dalla vittoria di quest’anno di Angelina Mango, sicuramente meritata, ma contestata in lungo e largo, rispetto all’uso del televoto che aveva premiato Geolier, ma anche a cosa sarebbe accaduto con la giuria demoscopica, sono passati dieci giorni.
Ma già si parla del futuro della kermesse canora, che nel 2025 festeggia 75 anni e lo farà senza quello che è stato il timoniere in questi anni, ovvero Amadeus: chi sarà dunque il nuovo conduttore, o la nuova conduttrice magari, visto che di donne in quel ruolo sul palco dell’Ariston ne sono salite davvero poche? Mentre ci si pongono queste domande, stasera in prima serata su Rai1, in tanti ci spiegheranno “perché Sanremo è Sanremo”.
Potete gustarvi un’anteprima del documentario a questo link, oppure attendere questa sera per la grande parata di stelle, da Albano Carrisi a Domenico Modugno, passando per l’inossidabile Pippo Baudo, Caterina Caselli, Carlo Conti, Claudio Villa, Caterina Caselli, Monica Vitti, Fiorello e chi più ne ha più ne metta. Il ritmo di questo documentario targato Giovanni Filippetto e Michele Truglio è davvero molto serrato.
Si parte dall’opinione di Aldo Cazzullo, che spiega come il Festival di Sanremo nasca prima della televisione italiana e come accompagni “non solo l’evoluzione della tv, ma dell’intero Paese”. C’è infatti poco da discutere sul fatto che il festival è diventato negli anni la stessa espressione culturale e del cambiamento di vizi e virtù dell’Italia, passando indenne e inossidabile tutte le stagioni.
Ovvero, attraversando il boom economico, gli anni di piombo, resistendo in Rai all’avvento delle tv private e sconfinando anche nel nuovo Millennio. Davvero è difficile trovare un italiano che non conosca i primi brani portati a Sanremo da Nilla Pizzi e risultati vincitori o comunque con un ottimo piazzamento: dalle vincenti Grazie dei fior e Vola colomba, al grande classico Papaveri e papere.
Molti dei protagonisti di questo speciale di Raiuno si dicono sicuri di una cosa: il Festival di Sanremo sarà per sempre, il prossimo anno festeggerà trequarti di secolo in compagnia degli italiani ed è forse una delle poche certezze che ci accompagna anno dopo anno. Pensate un po’: tra mille polemiche – e del resto altrimenti non sarebbe Sanremo – è andato in onda anche in piena pandemia.
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