Luglio sembra il mese degli aumenti dei prezzi ovunque, anche in ambito televisivo. Abbonati ed utenti infuriati, cosa succede?
Prima che finisse il campionato, DAZN confermò che in questa stagione sarebbero aumentati i prezzi di alcuni servizi che il canale streaming manda in diretta.
Si tratta infatti di rincari che superano addirittura il 20% rispetto al 2023 in cui si poteva gestire più o meno la situazione economica. L’abbonamento mensile infatti rincara del 7% mentre quello annuale addirittura a 99 euro pagabili in un’unica rata.
La notizia nonostante l’introduzione del DAZN Goal Pass non è andata giù agli utenti che si mobilitano per abbandonare il canale streaming più famoso in Italia.
DAZN, arrivano le disdette
DAZN circa un mese fa, quando il canale streaming ottenne per altri 5 anni l’esclusività delle partite del campionato italiano di Serie A introdusse anche il nuovo pacchetto chiamato “DAZN Goal Pass” riservato non solo agli abbonati ma anche per coloro che vogliono aprire un rapporto con DAZN.
La piattaforma streaming attraverso questo nuovo abbonamento “low cost” offre ad un prezzo di circa 13, 90 euro al mese, oppure 129 euro annuali.
In questo pacchetto rientrano anche i gol della Liga spagnola e della Liga portoghese, oltre ad altri servizi come il cinema.
Ma proprio una settimana dopo i sorteggi del calendario di serie A si ricevono richieste di disdette da parte di utenti e tifosi non proprio d’accordo con gli aumenti dei prezzi.
Sono circa 6000 le rescissioni arrivate causa gli elevati costi previsti per la prossima stagione sportiva.
Serie A perde appeal
Quale potrebbe essere uno dei motivi per il quale gli utenti stanno decidendo di lasciare gli abbonamenti oltre i prezzi?
Le difficoltà di organizzare delle spese? Abbiamo visto che sono aumentati i telepedaggi sulle autostrade e nei caselli, oppure l’introduzione del mercato libero di gas e luce che mette in evidente difficoltà chi ha problemi economici.
Oppure come sottolineato dall’Udicon, associazione dei consumatori che evidenzia “un mancato appeal dei cittadini nei confronti del calcio italiano e del campionato di Serie A, diventato alquanto noioso e ripetitivo”.
Inoltre per poter seguire tutti i match i consumatori devono sottoscrivere più di un abbonamento a pacchetti diversi e ciò non è possibile per tutte le fasce.
Il CEO di DAZN Stefano Azzi invece ha ribadito che le offerte della piattaforma streaming rientrano tra le più basse ed economiche in Italia.
Cosa farà DAZN? Riproporrà nuovi sconti per permettere a tutti di seguire la Serie A o resterà ferma nella sua decisione? Ricordiamo che la Lega Calcio e la FIGC sono anche sempre attive per la lotta contro la pirateria, che aumenta anche per costi elevati di piattaforme ufficiali come Sky e DAZN.