Può capitare a tutti di essere punti da una medusa. Ecco come comportarsi fin da subito per evitare guai peggiori: il vademecum
E’ l’incubo dei più piccini. Ma di certo non è piacevole nemmeno per gli adulti. Soprattutto di questi tempi, in cui popoliamo le spiagge di tutta Italia e non solo, esiste il concreto rischio di essere punti da una medusa. Che dolore! Sarà sicuramente capitato a tutti almeno una volta nella vita. Ebbene, qualora dovesse avvenire tutto ciò, bisogna comportarsi in questo modo.
Non ci addentreremo in una lezione di zoologia e di biologia marina, ma intanto vi basti sapere che esistono numerose varietà di meduse. Questi animali popolano i mari tanto del Nord, quanto del Sud, per cui, in questi giorni di vacanza e di giornate al mare, in acqua e in spiaggia, facciamo molta attenzione, perché i tentacoli delle meduse, come ben sappiamo, sono urticanti e si attivano quando vengono toccati grazie a un meccanorecettore detto cnidociglio ed estroflettono dei filamenti urticanti detti cnidae. La natura della sostanza urticante può variare a seconda della specie di medusa.
Come comportarsi in caso di contatto con una medusa
Non tutte le meduse sono velenose e urticanti, ma alcune sono particolarmente pericolose per l’uomo e in taluni casi possono anche causare la morte per shock anafilattico. Solitamente, comunque, si tratta di specie che non troviamo nel nostro Mar Mediterraneo.
Le sostanze urticanti liberate dalle nematocisti delle meduse provocano una reazione infiammatoria acuta caratterizzata da eritema, gonfiore, vescicole e bolle, accompagnata da bruciore e sensazione di dolore. Ma cosa dobbiamo fare nel caso si entri a contatto con una medusa, con tutte queste poco piacevoli reazioni che abbiamo fin qui elencato?
La prima cosa da fare è risciacquare la zona colpita con acqua di mare per rimuovere eventuali tentacoli residui. Consigliato poi, utilizzare una pinzetta per rimuovere eventuali residui di tentacoli, facendo attenzione a non toccarli con le mani. Solitamente vengono utilizzate soluzioni diluite a base di bicarbonato di sodio, ammoniaca o acido acetico per lenire l’effetto urticante. Viene anche usato l’aceto prima di applicare un bendaggio.
Ma, ancor prima di tutto questo, il consiglio è quello di evitare di strofinare o grattare la zona, poiché potrebbe aumentare la diffusione del veleno. E, ovviamente, in caso di reazioni più gravi e di sintomi più duraturi e fastidiosi, non esitate mai a contattare un medico, per evitare guai peggiori. Non intervenendo adeguatamente, infatti, si può andare incontro anche a dermatiti croniche. Adesso conoscete tutto quello che c’è da fare nel caso, speriamo di no, una medusa vi lascia un suo ricordo.