I consumi di una stufetta elettrica possono impattare sulla bolletta in modo significativo? Vediamo alcuni consigli per risparmiare
Nella stagione invernale i consumi energetici schizzano in alto a causa della necessità di riscaldare case e uffici. La crisi energetica ha di fatto aumentato esponenzialmente i prezzi delle materie prime con effetti deleteri sulle bollette delle famiglie e delle imprese. La situazione geopolitica è andata ad impattare negativamente e i costi stanno di nuovo lievitando, costringendo molti a fare i conti con le spese esorbitanti che si prospettano in questo periodo.
Le famiglie spesso non riescono ad affrontare gli eccessivi costi derivanti dalle bollette di luce e gas e il governo cerca di dare sostegno con politiche e misure atte ad aiutare. Bonus bolletta e agevolazioni vanno a tamponare gli effetti per i più bisognosi, ma non bastano e la situazione si profila sempre più difficile e insostenibile.
Per far fronte agli effettivi aumenti dei costi in bolletta si pensa anche alla tipologia di riscaldamento meno impattante sulle tasche degli italiani, mettendo a confronto le differenze tra il riscaldamento tradizionale tramite i radiatori e l’uso di stufette elettriche. Chiaramente molto dipende dalle dimensioni degli ambienti che si ha necessità di riscaldare e dal tempo effettivo di utilizzo.
La stufetta elettrica presenta il vantaggio di riscaldare solo una porzione dell’ambiente in cui si vive, permettendo di tenere spenti i termosifoni nel resto della casa. In questo caso il vantaggio in termini di minor consumo è evidente, dando un apporto significativo anche alla riduzione di emissioni di CO2.
La stufetta elettrica si sa è uno degli elettrodomestici più energivori che ci siano e il suo utilizzo ha senso solo in ambienti piccoli da riscaldare per poco tempo. L’esempio più calzante è il bagno dove l’uso della sola stufetta per i pochi minuti dell’utilizzo al mattino e magari alla sera, consente di sfruttare al meglio l’evidente vantaggio sia di minor consumo che di calore.
Viceversa per ambienti più grandi che necessitano un riscaldamento più intenso e prolungato, la stufetta non rappresenta una valida alternativa, anzi comporta un consumo esagerato e molto impattante. Facendo due conti e considerando una stufetta di 1000 watt di potenza per un uso di 4 ore al giorno, si avrà un consumo di 4000 Wh, vale a dire 4kWh a 0,15 euro/kWh per una spesa giornaliera di 0,60 centesimi al giorno ed una mensile di 20 euro. Il riscaldamento tradizionale consuma decisamente di più, come ci spiega QuiFinanza, anche se è in grado di dare calore a tutta la casa e non solo ad alcuni ambienti per poche ore.
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