Quanto versi sul conto corrente? Il limite che fa scattare l’Antiriciclaggio

Mettere soldi sul proprio conto è perfettamente legale ma comunque il Fisco potrebbe insospettirsi: cosa sapere

Oggi i pagamenti digitali sono molto più diffusi rispetto a circa 15-20 anni fa. Ciò significa che è anche molto più difficile conservare i soldi in contanti. Purtroppo questi sono ancora molto diffusi, andando ad aumentare il giro degli affari illeciti. Ma anche avere molti soldi in casa è un problema perché non sono facili da gestire.

In tanti vogliono nasconderli al fisco in questo modo ma allo stesso momento, per stare più al sicuro, tenere sempre qualcosa in banca o in posta.  Trasferirli su un conto potrebbe significare avere temere controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza. Esistono leggi che regolano il deposito di contanti sui conti correnti?

Versamento sul conto corrente: quando scattano i controlli

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Grossa cifra in euro – codiciateco.it

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Il Decreto del Presidente della Repubblica numero 600 del 29/09/1973, noto come Testo Unico sulle imposte sui redditi, all’articolo 32 stabilisce che ogni versamento in banca o accredito tramite bonifico è considerato un ricavo: dunque devono essere dichiarati come redditi.

Ma non è escluso che la somma rappresenti proventi già tassati alla fonte come può essere la vincita in una lotteria o un risarcimento esentasse. Il problema è che bisogna dimostrare ciò e in assenza della documentazione necessaria la somma di denaro potrebbe essere soggetta a una nuova imposizione fiscale. Il contribuente potrebbe essere sanzionato per presunta evasione fiscale.

Si consiglia dunque di avere un documento scritto e datato ogni volta che si effettua un versamento sul conto corrente per dimostrare la provenienza dei fondi. Ricordiamo che ciò vale per grandi somme. Infatti l’Agenzia delle Entrate non mostra interesse nei confronti dei movimenti di piccole somme di denaro. Ma qual è la cifra limite? Nessuna legge lo stabilisce.

Ricordiamo che il contante non è illegale, ma una somma grossa potrebbe far scattare dei controlli. Per fare un esempio, un cittadino che ogni mese riceve l’accredito dello stipendio di 1.400 euro, prelevando di tanto in tanto, è normale che accumulando una cifra in contanti che non gli serve, successivamente la versa sul proprio conto. Ma se improvvisamente il versamento è di 5-6mila euro (vedi articolo), si potrebbe sospettare che tali sono provengono da attività illecite.

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