Questo stabilimento balneare ha fatto la storia dell’Italia. Per quale motivo? Perché si tratta del primo in assoluto.
Stabilimenti balneari stracolmi di persone e prenotazioni ormai al completo negli hotel e nei villaggi turistici. È l’estate che, con le sue temperature roventi e le giornate sempre più lunghe, spinge la stragrande maggioranza delle persone ad organizzare le vacanze durante le ferie dal lavoro.
Se sei alla ricerca di destinazioni marittime paradisiache, ma in cui non spendere un occhio della testa, questo è l’articolo in cui troverai svariati consigli a riguardo. Se invece sei amante della montagna e preferisci perderti tra trekking e sentieri fiabeschi, le località verso le quali indirizzarti sono altrettante.
Non è necessario, però, recarsi al di fuori dei confini dello Stivale per poter vivere la vacanza perfetta. Il Bel Paese, se solo si ha la pazienza di indagare, è ricco di mete bellissime da visitare, nonché di veri e propri “pezzi di storia” del turismo balneare.
Una tipologia di vacanza che in Italia ha radici antiche, per via della sua stessa conformazione geografica. E che si porta dietro una serie sterminata di curiosità. Sapevi, ad esempio, che il primo stabilimento balneare del nostro paese non nacque in quelle regioni che, ad oggi, sono maggiormente famose per il loro mare cristallino? Puglia, Sicilia e Sardegna, per intenderci?
Dotati di comodi lettini e ombrelloni, di baldacchini, giochi per bambini, campi da tennis e da beach volley. Gli stabilimenti balneari più forniti sono anche quelli che riescono ad attirare maggiormente la clientela, a prescindere dalla fascia di prezzo. Ce n’è però uno che, da quasi duecento anni, attrae turisti da ogni angolo d’Italia e del mondo.
Per scoprirlo dobbiamo risalire addirittura al 1827. È proprio questo l’anno in cui venne fondato lo stabilimento dei Bagni di Viareggio, in provincia di Lucca. Un luogo in cui, per la prima volta, venne “formalizzato” il concetto di stabilimento dove trascorrere le vacanze. E dove poter passare dei giorni che fossero terapeutici per il corpo e per l’anima.
Per garantire ai bagnanti il massimo del comfort, tipico delle mura domestiche, lettini solari a profusione dove distendersi per prendere il sole. La privacy, invece, venne assicurata attraverso la realizzazione delle prime cabine in legno. Spogliatoi di piccole dimensioni dove ci si poteva asciugare e cambiare, al riparo da occhi indiscreti.
Esploso già nella prima metà dell’Ottocento, il turismo balneare conobbe una battuta d’arresto in corrispondenza delle due guerre mondiali e dei rispettivi dopoguerra. Ci volle davvero pochissimo, ciò nonostante, per far sì che questa tipologia di vacanza tornasse a spopolare, con livelli di apprezzamento sempre più elevati.
Fu il boom economico degli anni Cinquanta e Sessanta, poi, a fare il resto. L’idea della villeggiatura prese il sopravvento e si cristallizzò come vacanza “tipo” ideale per milioni di persone. Per tre mesi, se non di più, le famiglie si godevano lunghi periodi di stop dagli impegni tipici dell’inverno, con possibilità di godersi il mare e di usufruire di servizi come quelli messi a disposizione dai Bagni di Viareggio. Dove relax e comfort, in sostanza, la facevano da padroni.
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