Ancora pochi giorni a disposizione dei contribuenti per mettersi in regola grazie al ravvedimento speciale, ecco a cosa fare attenzione.
Regolamento speciale, c’è ancora tempo per regolarizzare la propria posizione. I contribuenti avranno ancora la possibilità di mettersi in regola con gli errori compiuti nella dichiarazione dei redditi. Il ravvedimento speciale, introdotto con la manovra di Bilancio 2022, riguarda le dichiarazioni dei redditi regolarmente e validamente presentate dai contribuenti per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.
Grazie al ravvedimento speciale i beneficiari possono accedere a sanzioni ridotte a 1/18 del minimo e dilazionate in otto rate. Un emendamento alla legge di conversione del Decreto Proroghe (la n. 170 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 278 del 28 novembre 2023) ha riaperto i termini del ravvedimento speciale. Vediamo nel concreto cosa cambia adesso per i contribuenti.
Ravvedimento speciale, ancora pochi giorni per mettersi in regola
In estrema sintesi, la nuova norma differisce i termini per aderire al ravvedimento speciale. Potranno beneficiarne potranno i soggetti che entro il 30 settembre 2023 non avevano ancora regolarizzato la loro posizione secondo la procedura di regolarizzazione prevista dall’articolo 1, commi da 174 a 178, della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (ovvero la legge di Bilancio).
Adesso questi soggetti hanno un nuovo termine ultimo per regolarizzare la propria posizione. Entro il 20 dicembre 2023 dovranno saldare quanto dovuto in un’unica soluzione, rimuovendo irregolarità o eventuali omissioni sempre entro la stessa data del 20 dicembre.
Per poter beneficiare del ravvedimento operoso bisogna rispettare alcune condizioni. In primo luogo alla data del versamento del dovuto (da effettuare in un’unica soluzione o alla prima rata) le violazioni non devono essere già state contestate. Inoltre i contribuenti dovranno provvedere a rimuovere le irregolarità o l’omissione e pagare quanto dovuto. Dovranno versare un importo comprensivo dell’imposta, degli interessi e delle sanzioni. Queste ultime saranno ridotte a 1/18 del minimo edittale irrogabile. Il versamento doveva essere eseguito entro lo scorso 2 ottobre 2023 (il termine ultimo scadeva in realtà il 30 settembre 2023, ma cadendo quel giorno di di sabato la scadenza è slittata di due giorni).
Il versamento può anche essere rateizzato, fino a un massimo di otto rate di uguale importo. La prima rata scadeva il 30 settembre 2023, ma sempre per lo stesso motivo (la scadenza cadeva di sabato) è stata prorogata al 2 ottobre 2023). In sostanza il Decreto Proroghe ha posticipato questa prima scadenza al prossimo 20 dicembre 2023.
Per riepilogare: grazie alla proroga i contribuenti avranno ancora tempo fino al 20 dicembre 2023 per poter accedere al ravvedimento speciale e regolarizzare la propria posizione in materia di dichiarazione dei redditi.